
Il romanzo “Anniversario fatale” (“Bring the Jubilee”) di Ward Moore è stato pubblicato per la prima volta nel 1953. In origine, era un romanzo breve apparso nel numero del novembre 1952 della rivista “The Magazine of Fantasy & Science Fiction”. In Italia è stato pubblicato da Mondadori nel n. 141 di “Urania”, nel n. 115 dei “Classici Urania” e nel n. 117 di “Urania Collezione”. Quest’ultima edizione è disponibile anche in formato Kindle su Amazon Italia e Amazon UK
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Hodgins “Hodge” McCormick Backmaker è nato nel 1921 e non ha molte prospettive per la sua vita perché gli U.S.A. sono in decadenza da quando hanno perso la Guerra d’Indipendenza del Sud e non si sono mai sviluppati dal punto di vista industriale. A lui piace molto leggere e non vorrebbe fare il contadino per tutta la vita nonostante la disapprovazione di sua madre.
Nel tentativo di realizzare il suo sogno di vivere una vita dedicata alla conoscenza, Hodge scappa di casa e va a New York sperando di essere ammesso a qualche università ma viene subito derubato. Riesce comunque a essere assunto da un libraio e può leggere tutti i libri che vuole ma viene anche coinvolto in attività clandestine. Dopo alcuni anni, va a Haggershaven, in una comunità di studiosi alquanto unica.
“Anniversario fatale” è un romanzo di storia alternativa in cui la guerra civile americana è stata vinta dagli stati del sud grazie ad una vittoria chiave nella battaglia di Gettysburg. Questa differenza rispetto alla storia che conosciamo si ripercuote pesantemente non solo sul Nord America ma anche sul resto del mondo.
Gli stati del Nord decadono mentre la Confederazione degli stati del Sud diventa una grande potenza ma la divisione dei vecchi U.S.A. e l’impoverimento degli stati che nella nostra storia avevano tanto contribuito alla rivoluzione industriale impedisce la nascita di parecchi degli sviluppi tecnologici che conosciamo.
In “Anniversario fatale”, le tecnologie che utilizzano l’elettricità non sono state sviluppate e questo porta a continuare l’uso di motori a vapore anche nel XX secolo. Ci sono ripercussioni anche in Europa, dove la Germania è una superpotenza e in Francia c’è un imperatore.
Questo mondo alternativo è per certi versi più arretrato anche dal punto di vista sociale. Nel XX secolo la xenofobia è ancora forte perciò in Germania c’è un forte antisemitismo anche senza l’ascesa del nazismo mentre in America solo i bianchi hanno la piena cittadinanza e in particolare negli U.S.A. i neri sono un capro espiatorio per la sconfitta nella guerra e per i conseguenti problemi. In sostanza, Ward Moore ribalta la situazione che ha visto nella sua nazione, in cui il peso della sconfitta si è fatto sentire negli stati del Sud in vari modi per decenni.
È negli U.S.A. impoveriti che nasce e cresce Hodge Backmaker. “Anniversario fatale” è la sua storia, che lui narra in prima persona. Hodge è nato nel 1921 ma inizia la sua biografia nel 1877, rivelandoci quindi che ha compiuto un viaggio indietro nel tempo. Il resto del romanzo spiega come sia arrivato a quel punto in una trama che, al di là del viaggio nel tempo, è lineare.
Hodge è un ragazzo al quale piace molto leggere ma siccome vive in una società contadina viene considerato strano. L’inizio della sua storia assomiglia per certi versi a quello degli appassionati di fantascienza perciò il lettore tenderà a simpatizzare con la sua situazione.
Spesso nelle storie raccontate in prima persona solo il personaggio usato come narratore è ben sviluppato. In “Anniversario fatale” invece i personaggi sono un punto di forza perché Ward Moore ce ne descrive i comportamenti attraverso Hodge ma anche per ciò che dicono. In questo romanzo l’azione è limitata mentre le conversazioni abbondano e attraverso di esse comprendiamo meglio i personaggi.
Ward Moore è piuttosto filosofico nel modo in cui parla della storia in “Anniversario fatale” offrendo tramite i suoi personaggi idee contrapposte. Il libraio Tyss sostiene che la storia è predeterminata mentre Enfandin, il console di Haiti, è un sostenitore del libero arbitrio. Hodge è insicuro e la sua decisione di diventare uno storico è quasi un modo per limitarsi ad osservare ciò che accade nella sua vita senza intervenire. Alla fine però scoprirà che anche la mancanza di azione può avere conseguenze.
Ovviamente si può discutere sulla plausibilità della situazione mondiale descritta in “Anniversario fatale” ma secondo me Ward Moore fa un buon lavoro nel descrivere le possibili conseguenze politiche e sociali della vittoria della Confederazione nella guerra civile americana.
Secondo me, “Anniversario fatale” è davvero un buon romanzo che merita di essere considerato un classico che non può mancare nella collezione degli appassionati di storia alternativa. Ne consiglio comunque la lettura a tutti.
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