Bite the Night di Ilaria Tomasini

Bite the Night di Ilaria Tomasini
Bite the Night di Ilaria Tomasini

Il romanzo “Bite the Night” di Ilaria Tomasini è stato pubblicato per la prima volta nel 2015. È il primo volume della saga Bite the Night.

Eli è una giovanissima Hunter che è stata addestrata dal suo Guardiano Albert Randall a combattere i vampiri. Purtroppo per lei, cade in un agguato e viene uccisa. Albert si sente colpevole per non essere riuscito ad assisterla quando ne aveva più bisogno e si ritira a vita privata a San Francismo ma anche lì la situazione non sembra molto tranquilla.

Scarlett è stata addestrata a usare i suoi poteri per combattere tramite un sistema sofisticatissimo che le permette di controllare soldati in varie guerre. Durante una missione, uno strano oggetto la distrae e quando indaga per conto suo si rende conto che i suoi poteri sono maggiori di quanto pensasse. Tutto ciò perde d’importanza quando si scontra con due Predatori che affermano che Scarlett è solo uno strumento di forze che non hanno in programma nulla di buono.

Ilaria Tomasini non ha reinventato la ruota nel creare l’ambientazione odierna con una Hunter che dà la caccia ai vampiri con un Guardiano come guida. Si tratta di una situazione familiare a chiunque abbia visto Buffy, di cui anche l’autrice è una fan. L’originalità del romanzo sta nel mescolare questa storia horror/fantasy con una che ha connotazioni più fantascientifiche che inizia in un lontano futuro.

L’inizio della sottotrama che segue la storia di Scarlett presenta una guerra combattuta in varie epoche tramite un sistema che impiega tecnologie avanzatissime che sfruttano i poteri della protagonista. Scarlett viene considerata una strega perciò si può dire che in realtà anche in questo caso c’è un elemento fantasy. Si tratta di un caso in cui stare a pesare l’importanza dei vari generi è inutile e serve solo sapere che c’è questo mix di elementi soprannaturali e tecnologici per capire i vari sviluppi della trama.

L’abilità di Ilaria Tomasini sta nel mescolare premesse che potrebbero sembrare eterogenee per costruire una storia che funziona. Le storie di Albert Randall e Scarlett hanno punti di partenza molto lontani da tutti i punti di vista, eppure c’è un filo conduttore che risulta avere perfettamente senso.

Di fondo, i protagonisti sono due persone che hanno una seconda possibilità dopo che, in modi molto diversi, la loro vita è stata devastata. Albert Randall ha perso Eli e pensa di non aver fatto tutto ciò che poteva per salvarla. Scarlett si è resa conto di essere uno strumento in una guerra per il potere dopo che per molto tempo era stata convinta di combattere per salvare persone innocenti.

Questa seconda possibilità comporta anche nuovi pericoli. Per Albert Randall, sono fin troppo ben conosciuti mentre Scarlett si trova ad affrontare situazioni del tutto nuove, anche perché lei stessa è cambiata in vari modi. Si tratta di una delle grandi differenze tra i due protagonisti. In mezzo ci sono Horus e Istar, i due Predatori che hanno una maggior consapevolezza di Scarlett ma scoprono pericoli nuovi anche per loro.

L’intreccio dei vari fili narrativi e le interazioni tra i vari personaggi generano tensione per i pericoli che si manifestano con sorprese e colpi di scena. Si tratta pur sempre di una storia di vampiri e da questo punto di vista Ilaria Tomasini si rifà decisamente più ai classici del genere con vampiri cattivi senza ambiguità piuttosto che alla diversità vista in Buffy.

Nonostante la complessità iniziale data dall’intrccio delle varie vicende, mi è parso che la narrazione in “Bite the Night” fluisse in modo scorrevole. Il ritmo elevato con tanta azione e i dettagli che vengono aggiunti nel corso del romanzo sui personaggi aiutano a mentenere l’attenzione del lettore. Il romanzo ha un suo finale e allo stesso tempo getta le basi per il seguito invogliando a leggerlo. Per il mix di generi, può piacere anche a persone che normalmente non leggono storie di vampiri.

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