
“Nessuno scenario vincente” (“No Win Scenario”) è il quarto episodio della terza stagione della serie “Star Trek: Picard” e segue “Diciassette secondi“. È disponibile in varie nazioni sulla piattaforma di streaming Paramount+ e in molte altre nazioni su Amazon Prime Video.
Nota. Quest’articolo contiene alcuni spoiler su “Nessuno scenario vincente”.
La situazione per la USS Titan sembra senza speranza con i sistemi di bordo ormai prossimi all’esaurimento. William Riker (Jonathan Frakes) si trova in una situazione apparentemente impossibile mentre 7 di 9 (Jeri Ryan) cerca un intruso sulla nave.
“Nessuno scenario vincente” è sostanzialmente pornografia Trek. Ci si può girare attorno con le etichette ma alla fine si tratta di un episodio concentrato solamente sulla sottotrama riguardante la USS Titan pieno di situazioni create per titillare i vecchi fan per gli eventi e le interazioni tra i personaggi.
Una trama già vista molte volte nella saga di Star Trek è stata allungata enormemente dividendola in più episodi per inserirvi flashback e interazioni tra personaggi che spesso sfociano in confronti aperti. Ciò offre modo anche al Capitano Liam Shaw (Todd Stashwick) di avere i suoi momenti, che sul ponte ologrammi richiamano un vecchio confronto tra Jean-Luc Picard (Patrick Stewart) e Benjamin Sisko.
I momenti di introspezione e i tanti richiami al passato costituiscono parti importanti dell’episodio che si intrecciano con il presente dei protagonisti, che si trovano in una situazione in cui, almeno in apparenza, non c’è nessuno scenario vincente. Mi aspettavo qualche riferimento al test della Kobayashi Maru ma forse c’è stato il desiderio di concentrare i collegamenti su certi temi e ricordare ai protagonisti cosa sia davvero importante quando tutte le speranze sembrano perdute.
Complessivamente, “Nessuno scenario vincente” è un episodio votato al fanservice totale, da cui la mia etichetta di pornografia Trek. Nonostante l’ampio uso di situazioni già viste, che a volte sono ormai cliché abbastanza triti e ritriti, secondo me funziona. La regia di Jonathan Frakes probabilmente ha valorizzato i tanti elementi del fanservice contribuendo a ottenere un prodotto ben costruito. Il finale offre qualche indicazione sui prossimi sviluppi, che sembrano portare qualcosa di nuovo. Sinceramente spero che ora la storia vada avanti perché a mangiare troppi dolci si fa indigestione ma uno ogni tanto dà proprio soddisfazione!
