
Il romanzo “Dead Lies Dreaming” di Charles Stross è stato pubblicato per la prima volta nel 2020. Fa parte del ciclo della Lavanderia e al suo interno è il primo libro dei Racconti della Nuova Gestione. È inedito in Italia.
Rupert de Montfort Bigge è un miliardario che si è ben adattato alla Nuova Gestione. Un’occasione arriva per lui quando scopre che il Necronomicon sta per essere messo all’asta clandestinamente. Si tratta forse dell’unica copia esistente del vero leggendario Necronomicon. Eve Starkey è la sua incaricata speciale che ha lo scopo di procurarselo, a tutti i costi.
Mettere la mani su un libro unico e pericoloso come il Necronomicon è difficile, eppure ci sono varie persone pronte a tutto con molte risorse a disposizione. Eve assume anche suo fratello Jeremy “Imp” e il suo gruppo di Ragazzi Perduti per aiutarla con i loro poteri ma la loro strada si incrocia con quella di Wendy Deere aggiungendo complicazioni assieme alla presenza discreta ma costante del Bond.
Per parecchi anni, Charles Stross ha scritto romanzi, e occasionalmente racconti, del ciclo della Lavanderia, l’organizzazione segreta britannica che gestisce minacce occulte. La maggior parte di queste storie hanno come protagonista l’agente Bob Howard ma “The Labyrinth Index” ha segnato un notevole cambiamento che rispecchia la Brexit.
Il ritorno dei Grandi Antichi rappresentava uno dei pericoli maggiori per l’umanità e il fatto che uno di essi sia diventato il Primo Ministro britannico ha costituito uno sviluppo a dir poco sorprendente. “Dead Lies Dreaming” mostra le conseguenze di questa Nuova Gestione e lo fa seguendo nuovi personaggi lasciando almeno per il momento da parte Bob Howard e la Lavanderia. In sostanza, il romanzo appartiene alla serie della Lavanderia perché è ambientato nello stesso universo narrativo ma al suo interno costituisce uno spinoff autonomo. Per questo motivo, è possibile leggerlo senza conoscere le storie precedenti ma è meglio avere familiarità almeno con le opere di H.P. Lovecraft.
La serie della Lavanderia è stata fin dall’inizio un mix di vari generi e sottogeneri. “Dead Lies Dreaming” tende più degli altri al dark fantasy negli elementi lovecraftiani e nell’ispirazione a Peter Pan mentre gli elementi fantascientifici sono stati limitati. Senza Bob Howard, le parti geek sono praticamente scomparse anche se rimangono alcune conseguenze del fatto che la demonologia è una branca della matematica. Dopotutto, la contabilità è matematica.
Nel contesto della Nuova Gestione, Rupert de Montfort Bigge è un opportunista senza scrupoli pronto a sfruttare tutto e tutti per aumemntare ricchezza e potere. In “Dead Lies Dreaming” il suo scopo è di ottenere il Necronomicon ma il suo stile rispecchia quello di persone reali perché anche la satira è compresa nel ciclo della Lavanderia.
Onestamente, in “Dead Lies Dreaming”, Charles Stross dà anche il peggio di sé con una trama contorta e molti personaggi nuovi che per la maggior parte hanno troppo poco spazio per uno sviluppo decente. D’altra parte, è impossibile passare facilmente da un protagonista storico come Bob Howard a degli esordienti. Credo che le reazioni di ogni lettore a questo romanzo dipendano molto da quanto riesce a seguire questo passaggio.
Il peggio di Charles Stross è migliore di ciò che possono offrire tanti altri autori. Se non ci si perde nelle varie parti della trama di “Dead Lies Dreaming” ci si può godere la fantasia che l’autore ha messo nell’inserire gli elementi lovecraftiani nell’attuale realtà britannica. Questo romanzo inizia un nuovo sottociclo ma ha un finale perciò non obbliga il lettore a continuare con i seguiti. Lo consiglio a chi ha apprezzato soprattutto gli elementi lovecraftiani delle storie della Lavanderia e non ha problemi con trame complesse.