
L’antologia “The Story of Martha” di Dan Abnett, David Roden, Steve Lockley, Paul Lewis, Robert Shearman e Simon Jowett è stata pubblicata per la prima volta nel 2008.
Martha Jones è stata costretta a fuggire dal Maestro lasciando indietro la sua famiglia e il Dottore. Ora ha un solo scopo: girare per il mondo per diffondere un messaggio di speranza convincendo la gente di tutta la Terra che è possibile sconfiggere il Maestro.
Per un anno, Martha Jones gira per il mondo raccontando storie delle avventure del Dottore. Diventa una leggenda ma questo è un problema perché deve evitare gli agenti del Maestro che stanno cercando di catturare una delle persone più ricercate del mondo.
“The Story of Martha” fa parte di una collana di libri connessi alla nuova serie di “Doctor Who”. Essi sono orientati ad un ampio pubblico essendo abbastanza lineari da essere apprezzati anche da lettori molto giovani ma abbastanza sofisticati da poter interessare anche lettori più maturi.
Di solito i libri di questa serie sono romanzi che raccontano avventure non collegate a quelle degli episodi televisivi. Spesso contengono riferimenti a episodi che fanno contenti i fan ma non creano problemi se non vengono riconosciuti. Al contrario, “The Story of Martha” è basato sugli eventi visti nel doppio episodio finale della terza stagione della nuova serie “Il suono dei tamburi” (“The Sound of Drums”) / “L’ultimo Signore del Tempo” (“Last of the Time Lords”).
Questo libro usa l’espediente della cornice narrativa con una storia principale scritta da Dan Abnett che contiene alcuni racconti brevi scritti da altri autori. La storia principale è quella di Martha Jones e del suo viaggio durante il quale racconta varie avventure vissute assieme al Decimo Dottore. Secondo me questa scelta funziona solo parzialmente.
I libri di questa serie hanno una lunghezza limitata perciò anche se “The Story of Martha” contenesse solo la storia del viaggio di Martha Jones dovrebbe concentrarsi sugli eventi principali. Con i racconti che usano una parte delle pagine, la storia principale è ridotta praticamente all’essenziale. L’idea è interessante perché mostra gli eventi vissuti da Martha ben oltre ciò che poteva essere incluso negli episodi televisivi ma proprio per questo mi aspettavo che fosse la sua storia e nient’altro.
I racconti sono davvero brevi e si limitano a dare un’idea di dove e quando il Dottore e Martha sono arrivati, della situazione che trovano e di come il Dottore usa la sua intelligenza per risolvere il problema che devono affrontare. Il senso è mostrare come il Dottore riesca a superare situazioni che sembrano impossibili solo con la sua intelligenza, senza usare la violenza. Martha usa quel tipo di storia per infondere alle persone la speranza che anche il dominio del Maestro possa essere rovesciato.
C’è di positivo che la storia principale offre qualche approfondimento su ciò che Martha fa e su ciò che prova durante l’anno in cui ha girato per il mondo e ciò crea un ritratto completo del suo personaggio. Deve sfruttare tutta la sua ingegnosità per portare avanti la sua missione ma è terrorizzata dal fatto che il destino dell’umanità e del Dottore dipendano da lei.
Secondo me, “The Story of Martha” avrebbe richiesto una lunghezza decisamente maggiore per essere pienamente riuscito. Considerati i limiti di lunghezza di questa serie di libri, un doppio volume avrebbe potuto giovare parecchio ma forse è stato considerato troppo fuori dai normali programmi di pubblicazione e scartato come possibilità. Se vi accontentate di un’occhiata alla storia di Martha Jones e di qualche racconto delle sue avventure con il Decimo Dottore, vi potrebbe piacere.