Valhalla Station di David Bruns e Chris Pourteau

Valhalla Station di David Bruns e Chris Pourteau
Valhalla Station di David Bruns e Chris Pourteau

Il romanzo “Valhalla Station” di David Bruns e Chris Pourteau è stato pubblicato per la prima volta nel 2019. È il quarto libro della serie The SynCorp Saga e segue “Hostile Takeover“. È anche il primo libro della trilogia Empire Earth. È inedito in Italia.

I leader delle grandi fazioni che formano SynCorp governano il sistema solare dividendosi le competenze. In apparenza, tutti sono soddisfatti un quarto di secolo dopo che la Terra è stata salvata da una catastrofe climatica. Tuttavia, un attentato nelle miniere di Marte indica chiaramente che esistono ribelli e si tratta solo della loro azione più clamorosa.

Ming Qinlao sta morendo per le conseguenze a lungo termine dell’avvelenamento da radiazioni sofferto molti anni prima. Suo fratello Ruben la supporta ma arriva il momento in cui Tony Taulke pretende che Ruben diventi ufficialmente il nuovo leader. L’avvicendamento avviene in un momento delicato in cui gli equilibri nel sistema solare rischiano di crollare.

“Valhalla Station” inizia una nuova trilogia all’interno della serie The SynCorp Saga ambientata molti anni dopo la prima. La nuova storia ha profonde radici negli eventi raccontati nei primi libri ma il salto in avanti nel tempo rende possibile cominciare la serie da questo libro. Cominciarla dall’inizio rimane comunque la scelta migliore.

In quello che sembra un perfetto equilibrio di poteri, i leader emersi durante gli anni della crisi raccontata nella prima trilogia governano non solo la Terra ma anche le altre parti del sistema solare che sono state colonizzate. La nuova storia comincia quando quell’equilibrio comincia a vacillare.

Fin dall’inizio, la The SynCorp Saga è stata caratterizzata dallo sviluppo di temi che proiettano nel futuro problemi esistenti oggi nella nostra società. In “Valhalla Station” l’estremizzazione del potere delle multinazionali, che in quel futuro possono essere definite multiplanetarie, è centrale. La popolazione ha “panem et circenses” ma deve sottostare a leggi aziendali che non lasciano molta libertà di scelta.

Come la prima trilogia, anche questo primo libro della seconda trilogia segue diversi punti di vista. C’è una continuità con alcuni protagonisti che erano già presenti in uno o più libri precedenti e ci sono anche nuovi protagonisti. Stacks Fischer è uno dei protagonisti esordienti e viene usato dagli autori per esplorare la situazione nella frontiera. Viaggia in quelle aree su ordine di Tony Taulke perché è un suo uomo di fiducia per compiere missioni speciali rigorosamente non ufficiali che richiedono di ottenere un certo tipo di risultati a qualsiasi costo.

Il mix di punti di vista offre un ritratto completo di quel futuro, del difficile equilibrio di poteri, dei nuovi scontri che minacciano anni di stabilità e soprattutto l’elite che detiene il potere. Chi ha già letto la prima trilogia può apprezzare pienamente le conseguenze degli eventi raccontati nei primi libri. Tra azione e colpi di scena, gli autori rivelano pian piano le fazioni che si affrontano in questa nuova storia. Dopo un inizio fatto di sabotaggi e sotterfugi, lo scontro diventa sempre più aperto.

Secondo me gli autori hanno gestite bene le varie sottotrame di “Valhalla Station” raccontando i primi esiti dei nuovi scontri di potere e dando quindi sostanza a questo libro. Allo stesso tempo, c’è un finale aperto che indica che alcuni fili narrativi verranno sviluppati nel corso dei seguiti. David Bruns e Chris Pourteau sono bravi a mescolare azione e spunti di riflessione creando anche aspettative elevate per i prossimi libri. Per questi motivi, continuo a consigliare la saga a chi è interessato a questi temi, tanto più se apprezza romanzi che non sono molto lunghi, ed è pronto a continuare la lettura con i prossimi libri.

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