Star Trek: Picard – L’Osservatore

Jean-Luc Picard (Patrick Stewart) ne L'Osservatore (Immagine cortesia Paramount+ / Amazon Prime Video)
Jean-Luc Picard (Patrick Stewart) ne L’Osservatore (Immagine cortesia Paramount+ / Amazon Prime Video)

“L’Osservatore” (“Watcher”) è il quarto episodio della seconda stagione della serie “Star Trek: Picard” e segue “Assimilazione“. È disponibile negli USA sulla piattaforma di streaming Paramount+ e in molte altre nazioni su Amazon Prime Video.

Nota. Quest’articolo contiene alcuni spoiler su “L’Osservatore”.

Jean-Luc Picard (Patrick Stewart) e Agnes Jurati (Alison Pill) scoprono che mancano tre giorni all’evento che cambierà la storia dell’umanità instradandola verso la linea temporale che porta alla Confederazione. Picard segue la pista del misterioso Osservatore mentre Jurati cerca di riparare i sistemi di bordo de La Sirena, un lavoro difficile anche per la presenza della Regina Borg (Annie Wersching).

Quest’episodio entra pienamente nel mistero dell’Osservatore e della divergenza nella storia dell’umanità con anche il ritorno di vecchie conoscenze. I riferimenti più o meno espliciti al passato sono maggiormente integrati nella trama rispetto a certi esempi di puro fanservice visto negli episodi precedenti. Ne rimane ancora qualcuno, come i riferimenti a Dixon Hill, ma sono a livelli secondo me perfettamente accettabili.

Le varie sottotrame alternano momenti di tensione e dramma ad altri decisamente più leggeri, forse anche sciocchini. La storia di Chris Rios (Santiago Cabrera) viene usata per attaccare senza mezze misure uno dei lati oscuri della società americana. Per la verità si sperava che almeno quello fosse sparito alla fine dell’amministrazione Trump ma forse è solo nascosto meglio. Nonostante questo e altri riferimenti ai lati oscuri dell’umanità, le parole di Picard offrono una speranza per un futuro migliore di cui ci sarebbe davvero bisogno.

La ricerca di Rios da parte di 7 di 9 (Jeri Ryan) e Raffi Musiker (Michelle Hurd) è alquanto sopra le righe, forse anche troppo. Nonostante l’alterazione temporale, il punk sull’autobus sembra ricordare ancora il suo incontro con Spock, che però non viene mai menzionato. Si potrebbe sostenere che Kirk sia tornato indietro nel tempo e sia stato lui a picchiarlo.

C’è decisamente maggior tensione tra Agnes Jurati e la Regina Borg. Ci sono già state nel fandom ipotesi sui possibili sviluppi dopo il collegamento mentale tra le due. In attesa di vedere cosa succederà, almeno abbiamo visto una Agnes più seria ed è un bene perché stava già rischiando di essere ridotta a una macchietta com’era troppo spesso Tilly in “Star Trek: Discovery”.

La parte più interessante dell’episodio rimane quella legata alla ricerca dell’Osservatore. Finalmente una parte della trama va oltre gli sviluppi più ovvi lasciandoci con incertezze su come continuerà. Tutto punta a un collegamento con l’episodio della serie originale “Missione Terra” (“Assignment: Earth”). All’epoca, il progetto era la produzione di uno spinoff che venne abbandonato. Alcuni romanzi e fumetti continuarono quell’episodio e, a 54 anni di distanza, sembra essere arrivato anche un seguito televisivo.

Il finale dell’episodio, con il legame alla missione Europa della NASA, offre ulteriori momenti di incertezza su ciò che sta succedendo. Ci sono varie forze all’opera e, avviandoci a metà della stagione, “L’Osservatore” comincia a portarci nel vivo di una trama che non riguarda solo il futuro dell’umanità ma va ben oltre.

Agnes Jurati (Alison Pill) ne L'Osservatore (Immagine cortesia Paramount+ / Amazon Prime Video)
Agnes Jurati (Alison Pill) ne L’Osservatore (Immagine cortesia Paramount+ / Amazon Prime Video)

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