Il romanzo “I fuochi di Elysium” (“Elysium Fire”) di Alastair Reynolds è stato pubblicato per la prima volta nel 2018. Fa parte della serie della Rivelazione ed è il seguito de “Il prefetto“. In Italia è stato pubblicato da Mondadori nel n. 24 di “Urania Jumbo”.
Quando il prefetto Thalia Ng viene inviata con urgenza ad assistere un cittadino ormai moribondo in seguito a un collasso del tutto fuori dal normale, capisce subito che sta succedendo qualcosa di strano. Quando riporta la testa del deceduto per esami approfonditi, inizialmente non riceve chiarimenti sul caso ma alla fine il prefetto supremo Jane Aumonier le rivela che vari cittadini sono morti a causa dei loro impianti neurali che si surriscaldano fino a distruggere il loro cervello.
La fiducia nella Panoplia, l’agenzia dei prefetti, è scesa nel corso degli ultimi anni e demagoghi come Devon Garlin stanno soffiando sul fuoco dello scontento. La Cintura Scintillante formata dai diecimila habitat che orbitano attorno al pianeta Yellowstone rischia di perdere l’unità dopo che alcuni habitat hanno optato per la secessione. Garlin sembra avere accesso a informazioni molto riservate e il prefetto Dreyfus pensa che nasconda qualcosa.
Nota. Nella traduzione italiana de “Il prefetto”, la Cintura Scintillante veniva chiamata Fascia splendente.
Ne “Il prefetto”, Alastair Reynolds ci ha portati nell’età d’oro del pianeta Yellowstone e della sua Cintura Scintillante con un giallo fantascientifico su vasta scala. Questo suo seguito inizia un paio d’anni dopo con la Panoplia che deve affrontare una serie di morti misteriose in un momento in cui la fiducia nei prefetti è calata in seguito agli eventi del primo romanzo.
“I fuochi di Elysium” racconta una storia indipendente da quella de “Il prefetto” ma l’ambientazione è la stessa, vari personaggi tornano in questo seguito e devono anche affrontare le conseguenze a lungo termine di ciò che è successo. Per questi motivi, è meglio aver già letto “Il prefetto” prima di cominciare “I fuochi di Elysium”.
La politica è un tema che ne “I fuochi di Elysium” viene discusso poco in modo esplicito ma la democrazia della Cintura Scintillante è al centro della storia. Già ne “Il prefetto” la trama offriva alcuni spunti di riflessione sull’argomento e ciò si ripete anche in questo seguito. Alastair Reynolds è britannico e dà l’impressione di essere stato influenzato dalla Brexit nello sviluppo di questo nuovo romanzo.
La Cintura Scintillante rappresenta un tentativo di costruire un’utopia governata da una democrazia diretta. La tecnologia permette ai cittadini di votare in qualsiasi momento usando sistemi che dovrebbero essere totalmente affidabili, cosa potrebbe andare storto? Anche in quel futuro, gli esseri umani sono gli stessi di oggi, con i loro difetti e i loro lati oscuri che hanno un’influenza su quella democrazia.
Una sottotrama incentrata sulla famiglia Voi, una delle più antiche e influenti della Cintura Scintillante. Il suo sviluppo permette di capire l’entità dell’influenza della famiglia Voi su quella democrazia. Devon Garlin fa parte di quella famiglia anche se cerca di nasconderlo per sembrare più vicino al popolo della Cintura.
Il romanzo non è perfetto, soprattutto nel finale basato su una notevole quantità di esposizione. In alcuni casi, lo sviluppo della trama fa parecchio affidamento sulle intuizioni di Tom Dreyfus, che finisce per aver ragione anche quando ha torto. Anche per questo motivo, è positivo che Thalia Ng abbia un ruolo di maggior rilievo rispetto a “Il prefetto”.
Secondo me i difetti de “I fuochi di Elysium” sono minori e complessivamente è un eccellente seguito de “Il prefetto”. Giallo e fantascienza “hard” sono ben mescolati con un buon uso delle tecnologie di quel futuro nell’indagine dei prefetti e nei colpi di scena. Per questi elementi e per gli spunti di riflessione contenuti, consiglio la lettura di questo romanzo.