Un articolo pubblicato sulla rivista “Science Advances” riporta uno studio sui trilobiti che presenta prove che nei rami superiori delle zampe di questi antichi artropodi c’erano strutture simili a branchie che venivano utilizzate per la respirazione. Un team di ricercatori guidati da Jin-Bo Hou dell’Università della California a Riverside ha sottoposto a una TAC esemplari eccezionalmente preservati appartenenti alle specie Triarthrus eatoni e Olenoides serratus per studiarne i particolari anatomici. I risultati hanno portato alla loro conclusione riguardo alla presenza di quelle strutture simili a branchie nei rami superiori delle loro zampe che usavano per respirare.
Gli arti degli artropodi possono essere biramosi o uniramosi. I trilobiti avevano arti biramosi e ciò significa che erano divisi in due rami. In certi artropodi il ramo superiore di un arto può avere una branchia ed essere quindi usato anche per la respirazione e ciò è stato al centro di discussioni per quanto riguarda trilobiti e altri artropodi che vissero nell’era Paleozoica. Il problema nel caso di questi organismi è che gli esoscheletri si fossilizzano bene perciò i fossili di trilobiti sono molto comuni ma i tessuti molli raramente si conservano. I rari casi di conservazione dei tessuti di trilobiti offrono informazioni altrimenti impossibili da ottenere.
Per questo studio, i ricercatori hanno utilizzato alcuni tra i rarissimi esemplari di trilobiti fossilizzati nella pirite che hanno conservato anche i dettagli anatomici delle loro zampe. Gli esemplari appartengono a 2 delle oltre 22.000 specie di questa classe tassonomica di artropodi marini che ebbe un successo straordinario nell’era Paleozoica. La specie Triarthrus eatoni visse circa 450 milioni di anni fa, nel periodo Ordoviciano, mentre la specie Olenoides serratus visse circa 500 milioni di anni fa, nel periodo precedente, il Cambriano.
Sottoponendo gli esemplari a una TAC è stato possibile crearne una riproduzione tridimensionale che ha permesso di esaminare i dettagli anatomici delle loro zampe. Ciò li ha portati a concludere che nel rampo superiore delle zampe c’erano strutture analoghe a branchie che venivano usate per respirare. Sono strutture molto simili a quelle di artropodi marini odierni come i granchi e le aragoste.
L’immagine in alto (Cortesia Jin-Bo Hou/UCR) mostra un esemplare di trilobite conservata nella pirite. L’immagine in basso (Cortesia Jin-Bo Hou/UCR) mostra una vista dettagliata della zampa di un trilobite.
I rarissimi esemplari di trilobite molto ben conservati e le tecnologie moderne hanno permesso di ottenere dettagli delle zampe sufficienti a capirne le strutture anatomiche. C’erano discussioni sulla funzione di strutture che erano difficili se non impossibili da ricostruire perché c’erano paleontologi che ritenevano che aiutassero i trilobiti a nuotare o a scavare nei fondali marini. Uno dei motivi delle discussioni era che la parte superiore di una zampa non sembra un posto ideale per una branchia. Capire come quella struttura si sia sviluppata in quella posizione potrebbe richiedere una migliore comprensione dello sviluppo dell’ambiente in cui sono emersi i primi artropodi. Sono ricerche davvero complesse dopo centinaia di milioni di anni dato che sono legate a cambiamenti di vari tipi.