Le notti di Salem di Stephen King

Le notti di Salem di Stephen King
Le notti di Salem di Stephen King

Il romanzo “Le notti di Salem” (“‘Salem’s Lot”) di Stephen King è stato pubblicato per la prima volta nel 1975. In Italia è stato pubblicato da Sonzogno in “Narrativa Sonzogno”e da Bombiani nel n. 64 de “I grandi tascabili Bompiani” nella traduzione di Carlo Brera e da Sperling & Kupfer nel n. 463 di “Narrativa” nella traduzione di Tullio Dobner.

Ben Mears torna dopo molti anni a Jerusalem’s Lot, la città in cui aveva trascorso una parte della sua infanzia con eventi che gli avevano lasciato traumi profondi. La sua intenzione è scrivere un nuovo romanzo dopo il successo dei precedenti e l’ispirazione arriva proprio dagli eventi che avevano segnato la sua infanzia. La magione al centro della vicenda è stata acquistata da due antiquari anch’essi giunti da poco in città, anche se uno dei due è via per affari.

Jerusalem’s Lot sembra una sonnolenta cittadina ma quella che sembra una situazione tranquilla viene scossa quando un ragazzino sparisce e suo fratello muore. Ben Mears ha fatto amicizia con Matt Burke, un insegnante nella scuola superiore cittadina, e cominciato una relazione sentimentale con Susan Norton, che si è recentemente laureata. Essi e altri abitanti vengono coinvolti in una situazione sempre più complicata quando devono accettare che in città ci sono dei vampiri.

Stephen King era un giovane scrittore quando cominciò a pensare alla storia di Dracula immaginandola ambientata negli USA del XX secolo. Aveva già scritto il racconto “Jerusalem’s Lot”, che però venne pubblicato solo anni dopo, nell’antologia “A volte ritornano” (“Night Shift”), e riprese l’ambientazione in quella cittadina negli anni ’70 del XX secolo. Il tema dei vampiri è un classico ma King lo interpretò a modo suo.

La parte iniziale de “Le notti di Salem” è una descrizione di Jerusalem’s Lot e dei suoi abitanti. La costruzione dell’ambientazione in una cittadina con i suoi abitanti è diventata nel corso del tempo uno dei marchi di fabbrica di Stephen King e la si vede in modo molto approfondito già in quello che fu il secondo romanzo da lui pubblicato. Si tratta di un punto di forza perché permette di offrire personaggi ben caratterizzati facendo quasi sentire i lettori come se fossero sul luogo.

Devo dire che ne “Le notti di Salem” la fase di costruzione è particolarmente lunga, anche perché c’è un gruppo di personaggi particolarmente numeroso. La conseguenza è che la prima parte, che contiene questa presentazione dei personaggi, è lunga circa il 40% del romanzo. La caratterizzazione è certamente molto approfondita nel modo tipico di Stephen King, mostrando anche i lati oscuri di vari abitanti della città che rimangono nascosti nelle loro case. D’altra parte, bisogna aspettare di arrivare quasi a metà romanzo perché la storia decolli veramente.

Se apprezzate l’atmosfera con i toni che tendono a diventare cupi dietro la facciata di tranquilla cittadina de “Le notti di Salem”, probabilmente vi piacerà fin dall’inizio. Quando l’azione comincia a svilupparsi nella trama vera e propria e i vampiri escono allo scoperto, lo scontro diventa brutale e il tono diventa davvero nero. I vampiri sono quelli classici ispirati direttamente a Dracula, non quelli più complessi di varie opere degli ultimi decenni. Ciò significa che sono il male incarnato perciò non hanno pietà per nessuno.

Personalmente, ho trovato la parte iniziale troppo lunga. Si può dire che sia colpa di Stephen King se mi sembra di aver letto fin troppe descrizioni di cittadine americane perciò rileggendo “Le notti di Salem” l’effetto risulta di già visto. Invece, lo scontro tra i protagonisti e i vampiri che infestano la città mi sembra ancora tra il meglio dell’autore.

“Le notti di Salem” è stato adattato più volte per cinema, televisione e anche in un dramma radiofonico. Un nuovo adattamento cinematografico è stato annunciato nel 2019 ma la pandemia sta causando ritardi a molti progetti.

Ne “Le notti di Salem”, Stephen King sviluppa un tema classico dell’horror in un modo personale che include gli elementi diventati tipici delle sue opere. Se non avete problemi con lunghe introduzioni, è un eccellente modo per scoprire quest’autore.

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