La quinta stagione di N. K. Jemisin

La quinta stagione di N. K. Jemisin
La quinta stagione di N. K. Jemisin (edizione americana)

Il romanzo “La quinta stagione” (“The Fifth Season”) di N. K. Jemisin è stato pubblicato per la prima volta nel 2015. È il primo libro della trilogia La Terra spezzata. Ha vinto il Premio Hugo come miglior romanzo dell’anno. In Italia è stato pubblicato da Mondadori in “Oscar Fantastica” e nel n. 12 di “Urania Jumbo” nella traduzione di Alba Mantovani.

Essun è una donna matura con due bambini piccoli che nasconde la sua natura di orogena. Un giorno torna a casa e scopre che suo marito ha ucciso il loro figlio dopo che il bambino aveva manifestato le sue abilità di orogeno e ha lasciato la città assieme alla loro figlia. Presa dall’emozione, Essun manifesta le sue capacità.

Damaya è una bambina quando manifesta per la prima volta la sua natura di orogena. I suoi genitori seguono le leggi e la consegnano a un Guardiano, che fa parte di un ordine di persone in grado di controllare gli orogeni. Damaya viene portata al Fulcro, dove verrà ammaestrata in modo che obbedisca ciecamente agli ordini e i suoi poteri verranno usati per manipolare la terra e la pietra solo in base alle istruzioni che riceverà.

Syenite è una giovane orogena che viene inviata in missione per conto del Fulcro assieme ad Alabaster, il più potente tra gli orogeni. Ai due viene ordinato di avere rapporti sessuali durante la missione affinché abbiano un figlio, con la speranza che erediti le loro capacità. Quando arrivano nella città il cui porto è in parte bloccato da una scogliera per eliminarla, Syenite scopre che la situazione è più complessa del previsto.

“La quinta stagione” è ambientato su un mondo in cui esiste un unico contienente chiamato Immoto, un nome ironico pensando che è sismicamente attivo e che periodicamente passa attraverso quella che viene chiamata quinta stagione in cui quell’attività è catastrofica al punto da causare devastazioni a livello globale. Dopo millenni di quinte stagioni, gli abitanti di Immoto hanno imparato a sfruttare il potere degli orogeni, gli unici in grado di controllare l’attività sismica. Per quel loro potere, gli orogeni sono temuti e odiati ma sono indispensabili alla sopravvivenza perciò vengono addestrati in modo molto rigido.

Alcuni orogeni sono i protagonisti di storie che inizialmente sembrano separate ma a un certo punto i collegamenti vengono rivelati. Queste storie permettono di capire vari aspetti della vita degli orogeni con tutte le difficoltà dovute alle discriminazioni e allo sfruttamento di cui sono vittime. Il Fulcro li tiene sotto stretto controllo e ciò vuol dire anche gestire la loro riproduzione in un modo che tende a portare alla nascita di orogeni più potenti.

Tutto ciò è centrale in una storia molto orientata ai personaggi: se cercate un romanzo pieno d’azione, questo non fa per voi, ma se ne cercate uno in cui tutta la gamma di emozioni e sentimenti umani vengono sviluppati in modo molto forte questo è perfetto per voi. Per certi versi, “La quinta stagione” sembra più che altro un grande prologo nella trilogia della Terra spezzata in cui viene mostrata la vita di alcuni protagonisti ma tutto sommato gli eventi significativi sono limitati e il ritmo tende a essere lento.

Uno dei motivi per cui il romanzo funziona è che lo sviluppo dei protagonisti è parallelo a quello dell’ambiente in cui vivono. Il mondo in cui è ambientato “La quinta stagione” è molto diverso dal nostro, influenzato pesantamente dalle catastrofi ricorrenti che hanno fatto crollare intere civiltà anche molto avanzate nel corso dei millenni. Allo stesso tempo, la profonda umanità, sia in senso positivo che negativo, che pervade la storia è familiare e comprensibile. La civiltà esistente nella stagione raccontata in questo romanzo ha punti di contatto con civiltà esistite nel corso della storia umana.

Questi sviluppi arrivano in modo lento perché minuzioso, perciò si tratta di un romanzo che richiede pazienza. Solo dopo un po’ si comincia a capire dove N. K. Jemisin vada a parare con le varie storie. Va anche tenuto presente che “La quinta stagione” è solo la parte iniziale di una storia più grande e non ha un finale.

La trilogia La Terra spezzata è classificata come science fantasy perché elementi come i poteri degli orogeni e le creature non umane come i mangiapietra non hanno spiegazioni scientifiche ma neppure esplicitamente magiche. Sono etichette che hanno un valore molto relativo perciò la consiglio a chi è interessato ai temi trattati sapendo di dover leggere la trilogia intera.

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