April 2020

Robert J. Sawyer nel 2005

Robert James Sawyer è nato il 29 aprile 1960 a Ottawa, nell’Ontario, in Canada. Robert J. Sawyer ha conseguito un Master of Arts alla Ryerson University di Toronto nel 1982, ma a quel punto aveva già cominciato la sua carriera di scrittore di fantascienza con la pubblicazione del racconto “If I’m Here, Imagine Where They Sent My Luggage” sulla rivista “The Village Voice: The Weekly Newspaper of New York” nel 1981. Quell’attività è diventata davvero importante a partire dagli anni ’90, quando ha cominciato a pubblicare romanzi.

Grazie alla sua esperienza, Robert J. Sawyer ha potuto anche insegnare a scrivere fantascienza in varie università. I suoi romanzi non sono lunghi per gli standard odierni e sono scritti con un stile lineare ma offrono spunti di riflessione sui progressi tecnico-scientifici e su vari problemi etici e morali. Per questi motivi ha molti fan e nel corso degli anni ha vinto parecchi premi.

Io sono leggenda di Richard Matheson

Il romanzo “Io sono leggenda”, conosciuto anche come “I vampiri”, (“I Am Legend”) di Richard Matheson è stato pubblicato per la prima volta nel 1954. In Italia è stato pubblicato come “I vampiri” da Longanesi nel n. 31 di “Suspense!” nella traduzione di Elisa Marpicati, da De Carlo Editore nel n. 10 di “Gamma. [Il Fantalibro]. I Capolavori della Fantascienza”, da Mondadori nel n. 143 dei “Classici Urania” nella traduzione di Lucia Milani, all’interno del n. 26 dei “Massimi della Fantascienza” nella traduzione di Valentino De Carlo, come “Io sono leggenda” nel n. 110 di “Oscar Fantascienza” e nel n. 1292 di “Urania” sempre nella traduzione di Valentino De Carlo, da Fanucci Editore nel n. 12 di “Collezione Immaginario. Dark”, nel n. 54 di “Tascabili Immaginario” e nel n. 32 di “Tascabili Immaginario Extra” nella traduzione di Simona Fefè e di nuovo da Mondadori in “Oscar Moderni Cult” nella traduzione di Giovanna Scocchera e nel n. 249 di “Urania Collezione” in una nuova traduzione integrale sempre di Giovanna Scocchera.

Le giornate di Robert Neville trascorrono alla ricerca dei vampiri che vivono nell’area attorno alla sua casa nascondendosi dalla luce del Sole per uscire dopo il tramonto. Cerca di trovarne e ucciderne il più possibile, ben sapendo che di notte verranno a cercarlo per convincerlo a uscire tentando a volte un attacco per penetrare nella sua casa.

La situazione per Robert Neville è difficile perchè per quanto ne sa è l’ultimo uomo rimasto sulla Terra dopo che una pandemia ha trasformato tutti gli altri in vampiri. Fatica a rimanere lucido e fin troppo spesso si ubriaca per sfuggire alla disperazione provocata da quella situazione. Cerca di capire l’origine e le caratteristiche del vampirismo sperando di migliorare le sue difese ma rischia sempre di commettere errori fatali.

Parentele filogenetiche dei frammenti arcaici sequenziati degli islandesi

Un articolo pubblicato sulla rivista “Nature” riporta uno studio genetico compiuto utilizzando dati ottenuti da 27.566 islandesi per capire quali parti del genoma degli umani moderni contiene geni ereditati dai Neanderthal in seguito a incroci e quale ruolo abbia negli umani moderni. Un team di ricercatori ha compiuto un’analisi comparativa con genomi di ominini sequenziati al Max Planck Institute for Evolutionary Anthropology (MPI-EVA) di Lipsia, in Germania, trovando molti geni diversi sparsi nei genomi degli islandesi. Mettendoli assieme, hanno ricostruito almeno il 38% del genoma dei Neanderthal usando 14 milioni di frammenti. Una sorpresa è arrivata dalla scoperta di geni di Denisova, solitamente presente in popolazioni asiatiche, ma è possibile che anch’essi siano stati ereditati da Neanderthal che discendevano da incroci con Denisova.

Ferro Sette di Francesco Troccoli

Il romanzo “Ferro Sette” di Francesco Troccoli è stato pubblicato per la prima volta nel 2012 da Armando Curcio Editore e successivamente da Delos Books. Fa parte del ciclo dell’Universo senza sonno o Universo Insonne.

Quando su Ferro Sette, un’importante miniera del pianeta Harris IV, scoppia una rivolta, Tobruk Ramarren viene inviato per infiltrarsi tra i ribelli sfruttando anche il fatto che David Hobbes, il leader dei rivoltosi, è un suo vecchio compagno d’armi nella Milizia. L’inizio dell’operazione sembra andar bene ma appena Tobruk abbassa un attimo la guardia viene catturato.

Trovandosi faccia a faccia con Hobbes, Tobruk Ramarren gli comunica un’offerta da parte del Governo planetario ma la risposta negativa è scontata. La grande sorpresa per Tobruk arriva dalla scoperta che il suo vecchio amica pratica quello che chiama sonno e sostiene che nel passato si trattasse di una parte innata degli esseri umani eliminata per renderli più produttivi.

Ethanoperedens thermophilum e il suo simbionte Desulfofervidus auxilii

Un articolo pubblicato sulla rivista “mBio” riporta la scoperta di un archeo che si nutre di etano in sorgenti idrotermali sul fondo del Bacino di Guaymas, nell’area centrale del Golfo di California. Un team di ricercatori guidato da Gunter Wegener del Max Planck Institute for Marine Microbiology ha proposto il nome Ethanoperedens thermophilum per questo archeo che vive in simbiosi con un batterio già conosciuto per il quale Wegener e i suoi collaboratori avevano proposto il nome Desulfofervidus auxilii. L’interesse per questi microrganismi va oltre la curiosità biologica perché il processo metabolico che degrata l’etano è reversibile e ciò significa che altri archei simili potrebbero trasformare anidride carbonica in etano. Ciò prirebbe al loro uso per la produzione di etano, il secondo componente più comune del gas naturale dietro il metano con il 15%.