Ci ha lasciati nella giornata di ieri, 28 febbraio, il fisico e matematico Freeman Dyson (foto ©Monroem). Sua figlia Mia ha confermato la notizia spiegando che mercoledi scorso suo padre si era ferito cadendo nel suo ufficio a Princeton e le complicazioni ne hanno causato il decesso.
Freeman John Dyson nacque il 15 dicembre 1923 a Crowthorne, nel Berkshire, in Inghilterra. Fin da giovane mostrò un talento e un interesse per le materie scientifiche e a 15 anni vinse una borsa di studio per il Trinity College di Cambridge. A 19 anni, durante la II Guerra Mondiale, venne assegnato alla Operational Research Section (ORS) del Comando Bombardieri della Royal Air Force. Dopo la fine della guerra tornò al Trinity College, dove prese la laurea in matematica.
Nel 1947, Freeman Dyson si trasferì negli USA, dove conseguì un dottorato in fisica alla Cornell University studiando con il fisico Hans Bethe. Lì conobbe anche un altro celebre fisico, Richard Feynman, con il quale lavorò per qualche tempo. Nel 1949 tornò in Inghilterra, dove lavorò in particolare all’elettodinamica quantistica, e nel 1950 si sposò con la matematica svizzera Verena Huber-Dyson, con la quale ebbe due figli. Nel 1951 si trasferì definitivamente negli USA, a Princeton, dove lavorò fino alla fine della sua carriera e dove ha continuato ad avere un ufficio fino alla fine della sua vita. Nel 1957 ricevette la cittadinanza statunitense.
Oltre a studi teorici, Freeman Dyson portò avanti vari progetti tecnologici a cominciare dal Progetto Orione, che aveva lo scopo di costruire un razzo a propulsione nucleare, e successivamente a una classe di reattori nucleari chiamata TRIGA (Training, Research, Isotopes, General Atomics) per la produzione di isotopi per uso in campo medico.
Nel 1958, Freeman Dyson divorziò dalla prima moglie e si sposò con Imme Jung, con la quale ebbe quattro figli.
Nel corso degli anni, Freeman Dyson scrisse vari articoli che proponevano idee e progetti come la sfera di Dyson, una struttura costruita per circondare completamente una stella per utilizzare tutta l’energia che emette, e l’albero di Dyson, una pianta creata tramite ingegneria genetica per crescere su una cometa utile per creare habitat spaziali in cui genererebbe ossigeno. Recentemente aveva proposto una variante di questo progetto con l’idea di creare piante che assorbissero più anidride carbonica.
Varie idee proposte da Freeman Dyson riguardano l’esplorazione e la colonizzazione dello spazio. Esse abbracciavano i vari elementi di imprese spaziali a lungo termine, nel senso che proponevano possibilità riguardanti i metodi per viaggiare nello spazio ma anche biotecnologie che riteneva necessarie per sostenere habitat artificiali.
Freeman Dyson è stato uno scienziato eclettico che ha proposto progetti in vari campi scientifici e tecnologici causando a volte controversie. Ha ricevuto vari premi ma non il Nobel e a questo riguardo nel 2009 dichiarò che per vincerlo è necessario concentrarsi su un problema profondo e importante per dieci anni ma ciò non era nel suo stile. Se anche solo una parte dei progetti che ha proposto nel corso di decenni verrà realizzata, l’umanità otterrà grandi progressi.