2019

Un legame incredibilmente veloce tra grafene e idrogeno

Un articolo pubblicato sulla rivista “Science” riporta la scoperta della possibilità di generare un legame chimico transitorio tra atomi di idrogeno e un foglio di grafene. Un team di ricercatori coordinati dal Max Planck Institute (MPI) for Biophysical Chemistry di Gottinga, in Germania e del California Institute of Technology (CalTech) di Pasadena, negli USA, ha bombardato fogli di grafene con atomi di idrogeno generando una delle reazioni più rapide mai studiate dato che avviene in soli 10 femtosecondi in cui l’idrogeno cede la maggior parte della sua energia.

Una mandibola fossile scoperta sull'altopiano del Tibet apparteneva a un uomo di Denisova

Un articolo pubblicato sulla rivista “Nature” riporta le prove che una mandibola scoperta nella grotta di Baishiya Karst, nella regione cinese dello Xiahe, sull’altopiano del Tibet, risalente a 160.000 anni fa apparteneva a un uomo di Denisova. Un team di ricercatori coordinati dal Max Planck Institute for Evolutionary Anthropology (MPI-EVA), in Germania, e dall’Università di Lanzhou, in Cina, ha ricavato dalla mandibola e da uno dei molari proteine specifiche per determinare la parentela di quell’individuo con i Denisova i cui resti sono stati scoperti in Siberia.

L'apprendimento profondo usato per mappare le tempeste sul pianeta Saturno

Un articolo pubblicato sulla rivista “Nature Astronomy” riporta l’applicazione di un algoritmo di apprendimento profondo (deep learning) per riconoscere tempeste sul pianeta Saturno creando una mappa delle loro componenti e caratteristiche. Ingo Waldmann dello University College London, in Inghilterra, e Caitlin Griffith dell’Università dell’Arizona, negli USA, hanno sviluppato l’algoritmo chiamato PlanetNet basato sul “motore” TensorFlow per analizzare i dati raccolti dalla sonda spaziale Cassini con un’efficienza maggiore delle tecniche tradizionali grazie al riconoscimento di caratteristiche ricorrenti attraverso vari insieme di dati multipli. PlanetNet potrebbe essere adattato per analizzare osservazioni di altri pianeti.

Il ruolo dell'Ardipithecus ramidus nell'evoluzione della locomozione bipede negli esseri umani

Un articolo pubblicato sulla rivista “eLife” riporta la tesi che la morfologia del piede dell’Ardipithecus ramidus, un ominino che visse circa 4,4 milioni di anni fa, è la più simile a quella di scimpanzè e gorilla tra le scimmie antropomorfe. Thomas Prang del Dipartimento di Antropologia dell’Università di New York ha esaminato le caratteristiche dei piedi dell’Ardipithecus ramidus per valutare il rapporto tra il tipo di locomozione di una specie e le sue caratteristiche scheletriche. Lo scopo è di ricostruire l’evoluzione del bipedismo e stimare l’aspetto dell’ultimo antenato comune di umani e scimpanzè.

“Allegoria nazionale dell’era della globalizzazione: Fantascienza cinese e politiche culturali dagli anni ‘90” di Xia Jia è stato pubblicato per la prima volta nel 2010. In Italia è stato pubblicato nella collana “Future Fiction” all’interno della seconda edizione dell’antologia “Festa di primavera” nella traduzione di Aurora Nori.