Il romanzo “L’Eredità di Chanur” (“Chanur’s Legacy”) di C.J. Cherryh è stato pubblicato per la prima volta nel 1992. È il quinto romanzo del ciclo di Chanur e segue “Il ritorno di Chanur”. In Italia è stato pubblicato dall’Editrice Nord nel n. 258 di “Cosmo Argento” nella traduzione di Gianluigi Zuddas.
Hilfy Chanur è la capitana dell’astronave mercantile “Eredità di Chanur” e, assieme all’equipaggio, è arrivata alla stazione Punto d’Incontro per concludere qualche trattativa commerciale. Il direttore della stazione è uno stsho che offre a Hilfy una notevole somma per trasportare un oji, un oggetto cerimoniale, all’ambasciatore shsho della stazione di Urtur. L’offerta sembra troppo bella per essere vera ma è anche troppo buona per essere rifiutata perciò Hilfy accetta nonostante il sospetto che ci sia qualche fregatura.
Nel suo viaggio, Hilfy deve accogliere a bordo della sua astronave un custode stsho per l’oggetto da trasportare ma finisce per soccorrere Hallan Meras, un giovane hani, un maschio, finito nel carcere della stazione in seguito a una rissa di cui non ha quasi nessun ricordo e abbandonato lì dalla sua capitana. Sono solo le prime complicazioni di un viaggio che si rivelerà pieno di insidie.