Il romanzo “Nemesis Games – L’esodo” (“Nemesis Games”) di James S. A. Corey è stato pubblicato per la prima volta nel 2015. È il quinto nella serie Expanse e segue “Cibola Burn – La cura“. In Italia è stato pubblicato da Fanucci nella traduzione di Annarita Guarnieri.
La Rocinante è tornata nel sistema solare con danni piuttosto estesi, che richiederanno parecchio tempo per essere riparati. Amos Burton scopre che una donna che è stata importante per lui è morta e decide di andare sulla Terra per darle l’ultimo addio. Alex Kamal approfitta della pausa per andare su Marte e cercare di riprendere i contatti con la sua famiglia. Naomi Nagata decide di andare su Cerere, dove riceve un messaggio collegato a una persona del suo passato.
Mentre supervisione le riparazioni della Rocinante, James Holden viene contattato dalla giornalista Monica Stuart, che sta indagando su una serie di astronavi sparite. Non è per nulla facile rintracciare i movimenti delle astronavi quando possono attraversare un portale che permette l’accesso a un’altra area di spazio trasportando persone in cerca di una nuova vita su uno dei pianeti aperti alla colonizzazione. L’esodo è visto come una minaccia da una fazione estremista dell’APE.
James S. A. Corey è lo pseudonimo di due scrittori: Daniel Abraham, che da solo scrive soprattutto fantasy, e Ty Franck, che ha lavorato come assistente di George R.R. Martin. Assieme stanno scrivendo le storie della serie Expanse, una space opera ambientata in un futuro in cui l’umanità ha colonizzato parte del sistema solare.
“Nemesis Games – L’esodo” comincia poco dopo la fine di “Cibola Burn – La cura” e quindi dopo un’avventura che ha lasciato i suoi segni sulla Rocinante, che di conseguenza rimane per una volta bloccata per buona parte del romanzo per essere riparata. Ciò non significa che la storia sia statica né che i protagonisti rimangano ad assistere da lontano a eventi importanti, solo che la loro partecipazione avviene un po’ diversamente rispetto ai romanzi precedenti.
La situazione iniziata in “Cibola Burn – La cura”, con la disponibilità di una gran quantità di nuovi mondi, ha portato all’inizio di un esodo da parte di chiunque sia in cerca di un nuovo inizio o di una vita più semplice. I terrestri sono quelli con meno problemi dato che la loro destinazione è un pianeta con caratteristiche simili a quelle della Terra. I marziani hanno bisogno di un po’ di adattamento a pianeti con una gravità simile a quella della Terra ma possono farcela. Per i cinturiani una scelta del genere è molto più difficile perché hanno bisogno di trattamenti medici importanti per riuscire a vivere su un pianeta e non ci sono garanzie di successo.
Per molti cinturiani, la nuova situazione significa essere ancor più ai margini dell’umanità con il rischio di finire per estinguersi. Una fazione estremista ha sviluppato un piano per colpire i pianeti interni e fermare l’esodo prendendo il controllo dell’accesso ai nuovi mondi. Gli autori separano i membri dell’equipaggio della Rocinante per raccontare le conseguenze di quel piano dai loro punti di vista, vissuti in diversi luoghi del sistema solare.
Questa trama rende il terrorismo un tema centrale in “Nemesis Games – L’esodo”. I cinturiani sono stati discriminati per molto tempo e hanno una serie di motivi di astio nei confronti di terrestri e marziani ma sotto la guida di Fred Johnson la loro posizione si è rafforzata, tuttavia per qualcuno ciò non è abbastanza e l’inizio dell’esodo ha portato anche nuove tensioni e nuovi timori. Gli estremisti sanno agire solo con la violenza, arrivando ad attaccare anche i loro stessi leader. Naomi Nagata diventa testimone di quelle scelte violente quando riprende i contatti con una vecchia conoscenza, il leader estremista Marco, un manipolatore che la costringe anche a fare i conti con il suo passato.
Una delle mie lamentele sulla serie Expanse riguardava una certa superficialità di fondo. Per questo motivo “Nemesis Games – L’esodo” è una sorpresa positiva dato che affronta temi difficili, anche costringendo i protagonisti ad affrontare parti difficili del loro passato. Nei romanzi precedenti erano solo pochi dettagli per permettere ai lettori di capire certi comportamenti dei protagonisti, in questo caso gli autori raccontano ben più e ciò dà loro maggiore profondità.
Tutto ciò è un’aggiunta all’azione che contraddistingue la serie Expanse. In “Nemesis Games – L’esodo” l’elemento catastrofico riesce a superare quello dei romanzi precedenti con nuovi picchi drammatici. I colpi di scena sono a volte legati al passato dei protagonisti, in particolare a quello di Naomi Nagata.
L’unico mio dubbio è che a un certo punto gli autori usano coincidenze notevoli per sviluppare la trama ma in generale la combinazione degli eventi, con tutte le possibili conseguenze future, e delle storie dei protagonisti rendono “Nemesis Games – L’esodo” forse il miglior romanzo della serie Expanse. Uno degli aspetti positivi di questa serie è che gli autori raccontano una grande storia in cui ci sono grandi cambiamenti per l’umanità e in ogni romanzo ci sono elementi nuovi, usando ciò che è stato fatto in precedenza per nuovi sviluppi, senza ripeterlo. Continuo a non considerare questa serie un capolavoro ma si mantiene sempre godibile perciò credo che valga la pena di leggerla.
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