Star Trek: Discovery – Attraverso la valle delle tenebre

Spock (Ethan Peck) e Michael Burnham (Sonequa Martin-Green) in Attraverso la valle delle tenebre (Immagine cortesia CBS / Netflix)
Spock (Ethan Peck) e Michael Burnham (Sonequa Martin-Green) in Attraverso la valle delle tenebre (Immagine cortesia CBS / Netflix)

“Attraverso la valle delle tenebre” (“Through the Valley of Shadows”) è il dodicesimo episodio della seconda stagione della serie “Star Trek: Discovery” e segue “Perpetua Infinità“.

Nota. Quest’articolo contiene spoiler su “Attraverso la valle delle tenebre”.

Un nuovo segnale cosmico viene rilevato e anche se la sua origine è ignota è una traccia che non può essere ignorata. Esso porta su Boreth, il pianeta Klingon che ospita un monastero che tra le altre cose custodisce i cristalli temporali. Mentre il Capitano Christopher Pike (Anson Mount) va al monastero, Michael Burnham (Sonequa Martin-Green) e Spock (Ethan Peck) indagano su un’anomalia legata all’attività di un’astronave della Sezione 31.

L’intevento di Controllo ha lasciato una situazione caotica con una serie di dubbi sul futuro, che non può più contare sull’intervento di Gabrielle Burnham. Michael Burnham, che già normalmente oscilla tra emotività e logica, è più che mai colpita dalla situazione ed è quasi schizofrenica nei suoi comportamenti all’inizio di “Attraverso la valle delle tenebre”. Non è colpa sua, la scrivono così.

Quest’episodio scava parecchio nella continuity di Star Trek tornando ancora una volta sul pianeta Boreth, stavolta per esplorare le conseguenze della presenza dei cristalli temporali, ma anche tornando sulla storia personale del Capitano Christopher Pike. Questi elementi vengono mescolati alla storia di Ash Tyler (Shazad Latif) e L’Rell (Mary Chieffo) e secondo me il risultato è la parte migliore di “Attraverso la valle delle tenebre”.

Tenavik (Kenneth Mitchell) e il Capitano Christopher Pike (Anson Mount) in Attraverso la valle delle tenebre (Immagine cortesia CBS / Netflix)
Tenavik (Kenneth Mitchell) e il Capitano Christopher Pike (Anson Mount) in Attraverso la valle delle tenebre (Immagine cortesia CBS / Netflix)

Dopo alcuni episodi in cui il Capitano Christopher Pike è stato quasi secondario, finalmente torna a essere un grande protagonista e ha momenti molto intensi. I fan di Star Trek conoscono bene gli eventi di quello che per lui è il futuro e quindi capiscono pienamente quanto sia difficile la scelta che compie quando Tenavik (Kenneth Mitchell), il custode dei cristalli, gli dice che prendendo uno di essi renderà quel futuro fisso.

Il sacrificio è un tema centrale di “Attraverso la valle delle tenebre” perché il figlio di Voq e L’Rell è stato inviato su Boreth, dove può vivere in modo anonimo. Lo stesso Voq aveva già sacrificato tutto diventando Ash Tyler ancor prima di avere un figlio. In quest’episodio il Capitano Christopher Pike ha visto i momenti più terribili del suo futuro e ha deciso di accettarlo per salvare miliardi e miliardi di esseri senzienti. Ho trovato positivo che vengano mostrati anche i risultati dei sacrifici fatti da Voq/Ash Tyler e L’Rell e noi conosciamo il futuro del Capitano Pike.

Per questi motivi, “Attraverso la valle delle tenebre” mi è parso un episodio forte per alcuni suoi elementi specifici. Come parte dell’arco narrativo dell’Angelo Rosso c’è un progresso grazie legato ai cristalli temporali ma il finale mostra un possibile nuovo momento drammatico.

L'Rell (Mary Chieffo) ed Ash Tyler (Shazad Latif) in Attraverso la valle delle tenebre (Immagine cortesia CBS / Netflix)
L’Rell (Mary Chieffo) ed Ash Tyler (Shazad Latif) in Attraverso la valle delle tenebre (Immagine cortesia CBS / Netflix)

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