Star Trek: Discovery – Se ricordo bene

Spock (Ethan Peck) e Michael Burnham (Sonequa Martin-Green) in Se ricordo bene (Immagine cortesia CBS / Netflix)
Spock (Ethan Peck) e Michael Burnham (Sonequa Martin-Green) in Se ricordo bene (Immagine cortesia CBS / Netflix)

“Se ricordo bene” (“If Memory Serves”) è l’ottavo episodio della seconda stagione della serie “Star Trek: Discovery” e segue “Luci e ombre“.

Nota. Quest’articolo contiene spoiler su “Se ricordo bene”.

Mentre la USS Discovery sta ancora indagando sulla fessura temporale che si è aperta nello spazio vicino al pianeta Kaminar, Michael Burnham (Sonequa Martin-Green) porta Spock (Ethan Peck) sul pianeta Talos IV, dove i nativi li aiutano a fare chiarezza sulle memorie collegate all’Angelo Rosso.

“Se ricordo bene” scava in profondità nelle origini della saga di Star Trek, al punto da iniziare con alcune sequenze tratte dall’episodio pilota originale “Lo zoo di Talos” (“The Cage”). Ciò permette di avere forti interconnessioni con la nuova storia di Spock legata alle sue visioni dell’Angelo Rosso. È un momento importante che lega passato e presente della saga e secondo me è stato fatto bene.

Spock (Leonard Nimoy) e il Capitano Christopher Pike Jeffrey Hunter ne Lo zoo di Talos (Immagine cortesia CBS / Netflix)
Spock (Leonard Nimoy) e il Capitano Christopher Pike Jeffrey Hunter ne Lo zoo di Talos (Immagine cortesia CBS / Netflix)

Un elemento positivo di quest’episodio è che finalmente cominciamo ad avere qualche risposta alle tante domande collegate alla storia dell’Angelo Rosso. La mente di Spock è confusa perché la sua percezione del tempo è diventata fluida, una sorta di modalità wibbly-wobbly timey-wimey che può essere normale per un Time Lord ma è problematica per un vulcaniano o per un umano.

Tutta la parte di “Se ricordo bene” collegata a Talos IV contiene una serie di elementi presi da “Lo zoo di Talos” che include anche i fiori che sono tra le poche forme di vita che ancora esistono sul pianeta. Tra le parti più importanti c’è Vina (Melissa George) e il suo nuovo incontro con il Capitano Christopher Pike (Anson Mount) con un’interpretazione convincente da parte degli attori che sono riusciti a dare l’impressione di avere un trascorso significativo.

Per l’occasione, c’è anche un collegamento con la sottotrama riguardante la Sezione 31 in cui vediamo un nuovo capitolo delle azioni di Philippa Georgiou (Michelle Yeoh) per sabotare il Capitano Leland (Alan van Sprang). A questo punto, finché non verranno fornite informazioni precise sullo spinoff annunciato qualche tempo fa mi aspetto qualsiasi tipo di sviluppo di questa sottotrama.

In uno degli episodi più lunghi della stagione, Spock non è l’unico personaggio a cercare di riprendere il controllo della sua mente. Hugh Culber (Wilson Cruz) sta ancora cercando di ritrovare una stabilità dopo la sua “resurrezione” e Paul Stamets (Anthony Rapp) non sa come aiutarlo. Il confronto diretto con Ash Tyler (Shazad Latif) sembra avere un effetto positivo ma in quest’episodio mi è sembrato poco più che un’interruzione della trama principale.

Molto è giocato sulle emozioni accentuando ancor di più la tendenza principale esistente nella serie. Nel caso di Spock tutto sommato mi pare che siano riusciti a gestire bene lo sviluppo della storia ma il finale è l’ennesimo colpo di scena che cambia radicalmente la situazione. Non si può dire che ai produttori di “Star Trek: Discovery” manchi il coraggio e nella seconda stagione mi pare che la gestione delle trame sia migliore e connesso in modo più sensato alla serie originale perciò aspetterò i prossimi episodi prima di manifestare nuove perplessità.

Ash Tyler (Shazad Latif) e Hugh Culber (Wilson Cruz) in Se ricordo bene (Immagine cortesia CBS / Netflix)
Ash Tyler (Shazad Latif) e Hugh Culber (Wilson Cruz) in Se ricordo bene (Immagine cortesia CBS / Netflix)

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