2017

Microfossile della formazione di Pilbara (Immagine cortesia J. William Schopf/UCLA Center for the Study of Evolution and the Origin of Life)

Un articolo pubblicato sulla rivista “Proceedings of the National Academy of Sciences” descrive una ricerca su microfossili della formazione di Pilbara, in Australia, la cui datazione indica che abbiano 3,465 miliardi di anni. Un team guidato da J. William Schopf, dell’Università della California a Los Angeles (UCLA), e John W. Valley, dell’Università del Wisconsin a Madison, ha sottoposto quei microfossili a un esame molto sofisticato concludendo che rappresentano specie ben diversificate. La loro deduzione è che la vita sulla Terra dev’essere nata molto prima e ciò suggerisce che potrebbe essere comune nell’universo.

Struttura di FGF10-FGFR2b

Un articolo pubblicato sulla rivista “Nature Communications” descrive una ricerca che ha individuato una mutazione genetica che secondo gli autori potrebbe aver contribuito allo sviluppo di certi organi in varie specie di vertebrati, inclusi gli esseri umani. Si tratta di una mutazione molto antica, che potrebbe essere avvenuta oltre 700 milioni di anni fa eppure può aver avuto conseguenze molto tempo dopo ad esempio nello sviluppo dei polmoni e dell’orecchio interno ma anche delle braccia.

La stella della vita di Edmond Moore Hamilton

Il romanzo “La stella della vita” (“The Star of Life”) di Edmond Moore Hamilton è stato pubblicato per la prima volta nel 1959. In Italia è stato pubblicato da Mondadori nei nn. 236 e 722 di “Urania”, all’interno del n. 39 di “Millemondi” e all’interno del n. 179 di “Urania collezione” nella traduzione di Mario Galli.

Kirk Hammond è un astronauta impegnato in una missione spaziale su una navicella in teoria perfetta. Tuttavia, qualcosa va storto e per lui non c’è speranza ma solo la prospettiva di rientrare nell’atmosfera terrestre quando ormai l’ossigeno sarà esaurito. Disperato, si espone al gelo spaziale per ibernarsi nella speranza di essere risvegliato.

Quando la navicella torna sulla Terra, Kirk Hammond si risveglia dall’ibernazione ma scopre un mondo ben diverso da quello che aveva lasciato. Scopre che sono trascorsi millenni da quando era partito e la Terra è dominata dai Vramen, discendenti degli esseri umani che sono divenuti immortali.

Arthur C. Clarke nel 2005 (Foto Amy Marash)

Arthur Charles Clarke nacque il 16 dicembre 1917 a Minehead, nel Somerset, in Inghilterra. È stato un celebre scrittore di fantascienza con romanzi rimasti nella storia del genere come “Le guide del tramonto”, “Incontro con Rama” e “Le fontane del Paradiso”. Assieme al regista Stanley Kubrick sviluppò la sceneggiatura del film “2001: Odissea nello spazio”, di cui pubblicò un adattamento come romanzo. Clarke morì il 19 marzo 2008.

Almost Perfect di James Goss

Il romanzo “Almost Perfect” di James Goss è stato pubblicato per la prima volta nel 2008. È inedito in Italia.

Emma Webster è una giovane donna che non riesce a trovare l’uomo giusto, neppure tentando con lo “speed dating”. Una sera, mentre sta facendo jogging, vede sulla spiaggia una donna in stato di incoscienza che ha tra le mani uno strano apparecchio. Quando Emma lo prende, esso comincia a parlarle telepaticamente promettendole di migliorare la sua vita.

Ianto Jones si sveglia e scopre di essersi trasformato in una donna ma non ricorda come sia successo. Il Capitano Jack Harkness dà a Ianto una pillola anti-retcon per cercare di stimolare la sua memoria e fare luce sulla sua trasformazione. Nel frattempo, assieme a Gwen Cooper comincia a investigare su un incidente a un traghetto i cui passeggeri non ricordano nulla di ciò che è successo. Come se non bastasse, Gwen viene chiamata da un ex collega della Polizia che le segnala il ritrovamento di uno scheletro in strane circostanze.