Another Life di Peter Anghelides

Another Life di Peter Anghelides
Another Life di Peter Anghelides

Il romanzo “Another Life” di Peter Anghelides è stato pubblicato per la prima volta nel 2007. È inedito in Italia.

Il tempo a Cardiff è terribile ma ciò non può fermare le operazioni di Torchwood. Crimini fuori dal normale devono essere risolti perciò il Capitano Jack Harkness guida il suo team alla caccia di un criminale anche in condizioni difficili. Normalmente Torchwood non si occupa di serial killer ma ci sono situazioni che ne richiedono l’intervento, soprattutto quando il presunto colpevole muore e i delitti continuano ad avvenire.

Owen Harper sta dedicando molto tempo al mondo virtuale di “Second Reality”. Con l’aiuto tecnico di Toshiko Sato riesce a crearsi un alter-ego online adeguato alle sue esigenze. L’incontro virtuale con una sua ex ragazza sembra solo un altro momento della sua vita personale ma finisce per intersecarsi con la sua vita professionale riguardando anche le attività di Torchwood.

“Another Life” fa parte di una collana di romanzi connessi alla serie “Torchwood“, uno spinoff di “Doctor Who”. Le dimensioni sono quelle dei libri di “Doctor Who” dell’Undicesimo Dottore e successivi ma il font è più piccolo perciò sono più lunghi pur avendo lo stesso numero di pagine. Dati i contenuti, i romanzi di “Torchwood” sono orientati a un pubblico adulto, proprio come gli episodi televisivi.

Come per la serie madre, poco dopo il debutto dello spinoff “Torchwood” la BBC cominciò a pubblicare romanzi con altre avventure dei protagonisti della serie. “Another Life” è uno dei primi ed è ambientato all’inizio della prima stagione televisiva, nel periodo che segue l’entrata di Gwen Cooper nel team del Capitano Jack Harkness.

Nella parte iniziale, il fatto che Gwen Cooper si stia ancora adattando al suo nuovo lavoro è un elemento narrativo importante. Quando un’indagine del suo nuovo team porta gli agenti di Torchwood a contatto con la polizia, Gwen si trova nella scomoda situazione di dover parlare con i suoi vecchi colleghi senza poter rivelare a nessuno di loro cosa stia davvero succedendo.

Per Gwen si tratta di un periodo di adattamento in tutti i sensi perché si trova ad affrontare minacce aliene in qualsiasi momento del giorno e della notte. Tutto ciò le crea problemi anche nella vita privata con Rhys Williams, che all’inizio della serie è il suo fidanzato, il quale è inizialmente all’oscuro di quei segreti.

I tentativi di Gwen di mantenere una vita in qualche modo normale nonostante il suo coinvolgimento in Torchwood sono un tema sviluppato nel corso della serie televisiva ma anche in “Another Life”. Gwen è uno dei protagonisti caratterizzati meglio nel romanzo assieme al Capitano Jack Harkness, che come al solito flirta con chiunque, a cominciare da Ianto Jones in un’anticipazione dei futuri sviluppi tra loro due.

Jack sta dirigendo un’indagine su una serie di omicidi particolarmente brutali con un sospetto che lavora alla centrale nucleare di Blaidd Dwrg. Si tratta di una situazione delicata che diventa più complessa ad ogni indizio scoperto dal suo team. Onestamente, è facile capire che tipo di minaccia debba affrontare Torchwood perché Peter Anghelides si impegna maggiormente a fornire dettagli sui personaggi che a creare una trama con un minimo di originalità.

La trama include anche i tentativi di Owen Harper di familiarizzarsi con il mondo virtuale di “Second Reality”, chiaramente ispirato a “Second Life”. Quando il romanzo venne pubblicato, la realtà virtuale era ancora un argomento ai limiti della fantascienza e “Second Life” era in una forte fase di sviluppo. Non è un caso che Owen ricorra all’aiuto di Toshiko Sato per sviluppare il proprio alter-ego virtuale.

Il tema della realtà virtuale invecchia molto rapidamente, soprattutto in un romanzo di fantascienza, e in “Another Life” sinceramente l’ho trovato poco interessante. Per fortuna dopo il suo sviluppo iniziale che distrae dalla storia dell’indagine, anche la storia di Owen Harper in “Second Reality” si collega con la trama principale del romanzo.

Alla fine, “Another Life” è un romanzo decisamente più orientato ai personaggi che alla trama, che a volte sembra un elemento secondario che esiste solo allo scopo di sviluppare in particolare i rapporti tra i protagonisti. D’altra parte, è proprio per questo motivo che può essere interessante come accompagnamento della serie televisiva per i fan di “Torchwood”, soprattutto quelli a cui piace il team originale.

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