Nella notte italiana Kobe Bryant ha giocato la sua ultima partita nell’NBA e ha salutato la lega a modo suo, segnando 60 punti nella vittoria contro gli Utah Jazz per 101-96. Neanche a dirlo, il campione dei Los Angeles Lakers ha segnato anche i punti decisivi per la vittoria ma questa è stata soprattutto la celebrazione di un giocatore che, amato e odiato, è già nella leggenda.
Nato il 23 agosto 1978 a Philadelphia, Kobe Bryant è diverso dagli altri giocatori anche per le sue esperienze di vita. Anche suo padre, Joe Bryant, è stato un giocatore di basket e negli anni ’80 ha giocato nel campionato italiano perciò il piccolo Kobe è cresciuto in una cultura diversa dalla sua, anche esposto al calcio, tanto che è un tifoso del Milan.
Nonostante la distanza, Kobe Bryant ha sempre avuto l’NBA nel suo mirino e, dopo che la sua famiglia è tornata negli USA, si è preparato per giocare tra i migliori del mondo. Nel 1996, ha deciso di passare direttamente dalla scuola superiore all’NBA ed è stato scelto dagli Charlotte Hornets. Lui però voleva giocare per i Los Angeles Lakers e il general manager Jerry West organizzò un grande scambio sul mercato che portò ai Lakers sia Kobe Bryant che Shaquille O’Neal.
La carriera di Kobe Bryant è stata analizzata abbondantemente, non solo dal punto di vista tecnico ma anche nei suoi rapporti con i compagni, in particolare quello con Shaquille O’Neal, e con l’allenatore Phil Jackson, con il quale ha vinto i 5 titoli NBA. Non è mai stato facile giocare con lui né gestirlo per i suoi allenatori ma la sua ossessione per il basket e la voglia di vincere sono riconosciute anche dai suoi detrattori. Il soprannome “Black Mamba” non è certamente casuale.
Dopo l’infortunio al tendine d’Achille del 2013, Kobe Bryant è riuscito a giocare solo pezzi di stagione ma ancora in queste ultime partite ha mostrato perché è già una leggenda. La partita di stanotte è stata più una questione di emozioni che di tecnica ma Kobe Bryant ha voluto dare il 110% sapendo che sarebbe stato il suo saluto all’NBA.
Con i 60 punti segnati stanotte, Kobe Bryant ha aggiunto un ultimo tassello alla sua leggenda con l’ultimo record, quello del più anziano giocatore a segnare almeno 60 punti in una partita NBA. A celebrarlo c’era anche l’amico-nemico Shaquille O’Neal tra le tante star del basket e del cinema, a cominciare dal super-tifoso Jack Nicholson, venute a vedere una partita molto speciale.
Kobe Bryant si è emozionato molto di più nel discorso di addio dopo la fine della partita con il ringraziamento ai tifosi, a moglie e figlie. È stato davvero un finale di carriera degno di Hollywood per un giocatore speciale che ha lasciato una notevole impronta sul basket.
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