Doctor Who – Image of the Fendahl

Doctor Who - Image of the Fendahl
Doctor Who – Image of the Fendahl

“Image of the Fendahl” è un’avventura della quindicesima stagione della serie classica di “Doctor Who” trasmessa nel 1977. Segue “The Invisible Enemy” ed è composta da quattro parti, scritta da Chris Boucher e diretta da George Spenton-Foster.

La storia

Un gruppo di scienziati sta effettuando test su un teschio umano trovato in Kenya. Secondo le datazioni il teschio ha dodici milioni di anni, sfidando tutte le conoscenze sull’evoluzione umana. Nel corso di un test, il teschio sembra emettere un qualche tipo di energia che si connette a Thea Ransome, una scienziata del gruppo.

Il Tardis viene attratto sulla Terra dall’emissione di energia e il Quarto Dottore (Tom Baker), preoccupato per le possibili conseguenze, va a indagare assieme a Leela (Louise Jameson) per prevenire possibili catastrofi. Per riuscirci dovrà affrontare il Fendahl e i Fendahleen.

Extra

Questo DVD contiene una quantità limitata di extra. Sono presenti contenuti tipici come una galleria di immagini tratte da quest’avventura, i sottotitoli della produzione, i Radio Time Billings e un promo dei DVD di “Doctor Who” pubblicati prossimamente.

Sono presenti nella traccia audio alternativa commenti all’avventura da parte dei protagonisti Tom Baker e Louise Jameson, dell’attrice Wanda Ventham e dell’attore Edward Arthur.

After Image. Un documentario lungo circa 26 minuti sulla produzione di quest’avventura.

Deleted and Extended Scenes. Una serie di scene tagliate in parte o completamente dal montaggio finale per circa 11 minuti.

Trailer. Il promo trasmesso dalla BBC prima dell’inizio di quest’avventura.

C’è anche un “uovo di Pasqua” con un breve filmato riguardante Leela.

Lo sceneggiatore Chris Boucher aveva già scritto due sceneggiature per la stagione precedente di “Doctor Who” e lo script editor Robert Holmes aveva avuto una buona impressione. Boucher venne fortemente influenzato dal film “L’astronave degli esseri perduti” (“Quatermass and the Pit”), adattamento cinematografico di uno degli sceneggiati della BBC con il professor Quatermass come protagonista.

Il concetto di un’influenza esterna sull’evoluzione degli esseri umana non era una novità in “Doctor Who” ma ai tempi della serie classica la produzione non si preoccupava particolarmente di queste incongruenze tra diversi serial. Un altro caso tipico è costituito dalle spiegazioni multiple per l’esistenza di Atlantide.

La sceneggiatura scritta da Chris Boucher contiene parecchi elementi horror dato che è basata su fenomeni psichici e la trama è sviluppata in atmosfere cupe, con molte scene notturne. Per ovviare al basso budget, la storia punta molto su questi elementi e sulla tensione crescente nei protagonisti.

Quel tipo di storia era già classico all’epoca, con un gruppo di scienziati che sta conducendo un’indagine e finisce per scatenare forze oscure che si manifestano in vari modi. Fin dall’inizio, cominciano a essere mostrate le differenze all’interno del gruppo perché gli scienziati non solo hanno diverse personalità ma hanno anche diverse motivazioni e qualcuno ha i suoi piani.

Al centro della storia c’è un misterioso teschio, apparentemente umano ma datato ben prima dell’apparizione della specie umana sulla Terra. L’inizio di strani fenomeni attira il Tardis nell’area e il Dottore si trova in una situazione difficile perché deve affrontare una minaccia che in passato ha spaventato anche i Time Lord.

Il senso di minaccia cresce nel corso degli episodi con antiche forze che si manifestano in modo sempre di più distruttivo, il problema di fondo di “Image of the Fendahl” è che tutta questa costruzione non porta a un episodio finale adeguato. La storia non si focalizza abbastanza sulla minaccia del Fendahl e dei Fendahleen ma finisce per perdere coerenza. Viene anche in parte tradita da creature che dovrebbero essere terrificanti invece hanno un aspetto buffo.

Nelle stagioni precedente della serie classica di “Doctor Who” le storie con elementi di horror gotico avevano avuto grande successo ma avevano anche suscitato critiche per i mostri spaventosi e per i contenuti violenti. La conseguenza è che la produzione aveva cercato di attenuare le storie di quel tipo finendo però per togliere forza agli elementi più importanti.

Gia nel serial precedente, “The Invisible Enemy”, un mostro che era buffo invece che minaccioso aveva smorzato parecchio i toni della storia. In “Image of the Fendahl” secondo me rovina abbastanza l’atmosfera proprio nei momenti culminanti in cui i toni horror dovrebbero avere la massima forza.

Un altro problema di “Image of the Fendahl” è in una sceneggiatura che ha qualche pecca. Nel periodo in cui venne preparata, Robert Holmes stava lasciando il suo ruolo di script editor a Anthony Read, che alla fine fu quello che gestì le modifiche anche se Holmes viene accreditato per il lavoro. È possibile che il lavoro sia stato fatto in maniera perfino più frettolosa del solito in una produzione in cui i tempi erano sempre ristretti.

Qualche problema di comunicazione tra lo script editor e Chris Boucher sembra confermato anche da alcune altre mancanze nella sceneggiatura. Le tante scene notturne erano un problema per la produzione ma l’autore non lo sapeva. K-9 era stato appena aggiunto come personaggio regolare ma in “Image of the Fendahl” viene lasciato sul Tardis con una scusa perché l’autore non lo conosceva.

Il risultato è la presenza di qualche incongruenza come ad esempio il fatto che i Time Lord sembrano aver bloccato le informazioni sul Fendahl eppure il Dottore sembra saperne parecchio, tanto che si trattava di una fonte delle sue paure infantili. Che avesse mischiato qualche fiaba sul Fendahl con le paure causate da Clara? 😉

Anche qualche rifinitura agli scienziati per approfondire le loro motivazioni e il loro background avrebbe giovato. In particolare, uno sviluppo di quello che alla fine è cattivo della storia avrebbe dato maggior forza a quest’avventura. Ciò avrebbe potuto compensare almeno in parte le mancanze a livello visivo limitando il calo di qualità nell’ultimo episodio.

È un peccato perché secondo me “Image of the Fendahl” aveva un notevole potenziale. Alla fine, nonostante i difetti tutto sommato è una buona avventura ma poteva essere memorabile. Anche l’edizione in DVD è limitata perciò ne consiglio l’acquisto ai fan di “Doctor Who”.

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