Il romanzo “The Affirmation” di Christopher Priest è stato pubblicato per la prima volta nel 1981. Ha vinto il Ditmar Award. Appartiene al ciclo dell’Arcipelago dei Sogni. È al momento inedito in Italia.
Peter Sinclair si trova in un pessimo momento della sua vita quando in breve tempo perde il lavoro e viene fuori da una storia d’amore molto complicata. Ha bisogno di ritrovare se stesso e accetta di fare qualche lavoro di manutenzione al cottage di un conoscente per potersi isolare. Comincia a scrivere un’autobiografia ma la sua mente comincia a perdersi in un altro mondo in cui vive un’altra vita.
Peter Sinclair ha vinto la lotteria e il premio è un trattamento che gli assicurerà la potenziale immortalità. Dovrà però ricominciare la sua vita perché il trattamento comporta la perdita della memoria. Deve scrivere le sue memorie per poterle recuperare ma la sua identità comincia a mischiarsi con quella dell’altro Peter Sinclair.
“The Affirmation” è considerato da Christopher Priest un romanzo chiave nella sua carriera: secondo lui, quelli precedenti hanno portato a esso e quelli successivi sono stati scritti grazie a esso. Venne accolto con reazioni contrastanti perciò vinse il Ditmar Award in Australia e venne nominato per il BSFA Award britannico ma ricevette anche recensioni negative.
Oggi probabilmente siamo più abituati al tipo di storia raccontata in “The Affirmation”, all’inizio degli anni ’80 deve aver confuso molti lettori. La difficoltà di inquadrarlo in maniera semplice può aver contribuito alla confusione. Ha partecipato a premi nel campo della fantascienza e come tale è generalmente etichettato ma forse è più un romanzo postmoderno. È uno di casi in cui l’etichetta è limitante.
All’inizio, la storia sembra semplicemente riguardare i problemi di una persona comune. Peter Sinclair si trova in un periodo particolarmente difficile della sua vita dopo aver perso il lavoro e per la fine di una relazione amorosa. Dover fare affidamento sull’aiuto di sua sorella e di suo cognato gli pesa e quando ha la possibilità di andare a vivere nel cottage di un conoscente per lui si tratta di un’occasione per ritrovare se stesso.
Tutto cambia quando Peter Sinclair comincia a scrivere un’autobiografia che però risulta essere la storia di un altro uomo, un suo alter-ego che vive in un altro mondo, nell’Arcipelago dei Sogni. A quel punto, comincia la sua ossessione per quella che è diventata la biografia dell’altro Peter Sinclair e ciò porta a una progressiva confusione nella sua identità.
Ciò ci porta alla storia del Peter Sinclair dell’Arcipelago dei Sogni. Nel suo caso, c’è un viaggio fisico verso il luogo dove potrà sottoporsi al trattamento che gli darà la potenziale immortalità e allo stesso tempo un viaggio interiore perché il trattamento comporta la perdita di memoria, rendendo quel cambiamento ancor più grande.
Quel Peter Sinclair ha vari dubbi sul trattamento, secondo me perfino troppi considerando che parliamo dell’immortalità contro la perdita di pochissimi decenni di memorie. Certo, si tratta di tutta la vita che ha vissuto fino a quel momento ma il guadagno supera di gran lunga la perdita.
Questa doppia vita è raccontata da Peter Sinclair in prima persona facendone una storia di profonda introspezione psicologica. La complessità è data dallo stato mentale del protagonista, sdoppiato in due persone con la progressiva confusione delle loro identità.
Per questo motivo, “The Affirmation” è fondamentalmente un viaggio nella mente del protagonista con un ritmo tipico di una storia del genere, cioè lento. Anche gli altri personaggi vengono visti dal punto di vista di Peter Sinclair e più che altro contribuiscono ad approfondire la nostra conoscenza di lui.
Ad esempio, la sorella del Peter inglese ci permette di capire di più su di lui grazie ai contrasti che ci sono tra di loro. Tuttavia, il suo punto di vista influenza talmente la sua opinione che il lettore non è in grado di capire se la donna sia davvero come viene descritta dal fratello.
In compenso, elementi come questo fanno capire al lettore che Peter Sinclair è un narratore inaffidabile. Considerando il tipo di storia che racconta, ciò rende ancor più difficile capire a quali parti del suo racconto possiamo credere e su quali invece dobbiamo essere scettici.
“The Affirmation” è un romanzo che ho trovato intrigante per il viaggio mentale tra i mondi dei due Peter Sinclair con tutte le sue sfumature e le sue ambiguità. Per queste sue caratteristiche, lo consiglio a chi apprezza storie con una profonda componente psicologica, a prescindere dalle etichette che gli si possono attaccare.
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