Buon compleanno Phil Jackson!

Phil Jackson nel 2009
Phil Jackson nel 2009

Philip Douglas Jackson (foto ©Keith Allison) è nato il 17 settembre 1945 a Deer Lodge, nel Montana, negli USA.

Alle scuole superiori, Phil Jackson praticò diversi sport: basket, football americano, baseball e anche atletica leggera. Andò alla University of North Dakota e nel 1967 venne scelto al secondo giro del draft NBA dai New York Knicks. Buon atleta, nel tempo, divenne soprattutto uno specialista difensivo.

Quando i New York Knicks vinsero il titolo NBA nel 1970, Phil Jackson non giocò a causa di un infortunio che lo costrinse anche a sottoporsi a un intervento chirurgico. Invece, scrisse un libro intitolato “Take It All”, un diario fotografico di quella stagione.

Phil Jackson partiva dalla panchina nella stagione 1972/73, quando i New York Knicks vinsero nuovamente il titolo NBA. Nelle stagioni successive giocò come titolare e nel 1978 si trasferì ai New Jersey Nets, dove fece anche l’assistente allenatore, un ruolo che mantenne per un’altra stagione dopo essersi ritirato come giocatore nel 1980.

Negli anni successivi, Phil Jackson fece le sue prime esperienze come capo allenatore. Nella CBA (Continental Basketball Association) vinse il titolo nel 1984 guidando gli Albany Patroons. A Porto Rico allenò i Piratas de Quebradillas e i Gallitos de Isabela fino al 1987.

Dopo vari tentativi, nel 1987 Phil Jackson riuscì a trovare un lavoro nello staff dei Chicago Bulls come assistente allenatore di Doug Collins. La grande occasione per Jackson come capo allenatore NBA arrivò due anni dopo, quando subentrò a Collins. In quel periodo, conobbe Tex Winter e adottò il suo attacco triangolo.

Nelle stagioni successive, Phil Jackson portò i Chicago Bulls di Michael Jordan, Scotty Pippen e altri giocatori che contribuirono alle vittorie a un totale di 6 titoli NBA con due “threepeat”: quello tra il 1991 e il 1993 e quello tra il 1996 e il 1998. Nonostante le grandi vittorie, la tensione tra Jackson e il general manager dei Bulls Jerry Krause aumentò nel corso del tempo e alla fine le parti arrivarono alla resa dei conti.

Dopo aver vinto il sesto titolo, il contratto di Phil Jackson era in scadenza, Scottie Pippen e Dennis Rodman, un altro protagonista negli ultimi titoli, volevano andarsene e Michael Jordan annunciò il suo secondo ritiro. Alla fine, anche Jackson decise di ritirarsi dall’attività e inizialmente annunciò che non avrebbe mai più allenato.

Dopo un anno di inattività, Phil Jackson decise invece di accettare l’offerta dei Los Angeles Lakers di allenare Shaquille O’Neal e Kobe Bryant assieme a un gruppo di giocatori di alto livello. Jackson portò anche i Lakers a un threepeat tra il 2000 e il 2002.

L’atmosfera hollywoodiana presente anche nell’ambiente dei Lakers portò tensioni tra i giocatori e tra Phil Jackson e Kobe Bryant. Nonostante ciò, i Lakers raggiunsero ancora le finali NBA nel 2004 ma la persero. Subito dopo la sconfitta, venne annunciato che Jackson avrebbe lasciato i Lakers dopo che la sua richiesta di un raddoppio di stipendio non era stata accettata.

Phil Jackson scrisse un libro intitolato “The Last Season: A Team in Search of Its Soul” che raccontava alti e bassi dell’ultima stagione dei Lakers. In sostanza, Jackson incolpava Kobe Bryant per i problemi della squadra.

Nonostante ciò, nel giugno 2005 Phil Jackson e i Los Angeles Lakers trovarono un nuovo accordo ma il livello della squadra era calato notevolmente. Nelle stagioni successive, i risultati furono limitati fino all’arrivo di Pau Gasol, che contribuì a raggiungere tre finali NBA consecutive con la vittoria di quelle del 2009 e 2010. Alla fine della stagione 2010/11, dopo che i Lakers vennero sconfitti nei playoff, Jackson annunciò che avrebbe lasciato di nuovo i Lakers.

Nel marzo 2014, venne annunciato che Phil Jackson sarebbe diventato il nuovo presidente del front office dei New York Knicks. Ha assunto Derek Fisher, che ha allenato quando giocava con i Lakers, come allenatore capo dei Knicks ma almeno per la stagione 2014/15 i risultato non sono arrivati.

Phil Jackson è ben conosciuto anche al di fuori del mondo del basket. È soprannominato il “Maestro Zen” o “coach Zen” per il suo approccio filosofico anche al lavoro di allenatore e per il suo amore per il romanzo “Lo Zen e l’arte della manutenzione della motocicletta”. È certamente una persona fuori dal comune esperta di giochi mentali che non ha problemi a far discutere la gente su di lui e sull’ambiente in cui lavora.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *