Mariposa di Greg Bear

Mariposa di Greg Bear
Mariposa di Greg Bear

Il romanzo “Mariposa” di Greg Bear è stato pubblicato per la prima volta nel 2009. È il seguito di “Quantico“. È al momento inedito in Italia.

Gli USA sono prossimi alla bancarotta a causa di un debito estero totalmente fuori controllo. Talos Corporation si offre per salvare la nazione ma lo fa anche prendendo un controllo sempre maggiore di varie agenzie governative. Quali sono esattamente i piani di Axel Price, l’amministratore delegato di Talos?

L’FBI sta per essere chiuso dopo essere uscito sconfitto da uno scontro politico attorno a forze dell’ordine e agenzie di intelligence vecchie e nuove. Alcuni agenti dell’FBI devono indagare su casi importanti, inclusi l’attentato al presidente degli USA, trattamenti psichiatrici che causano effetti collaterali pericolosi e anche la Talos Corporation, ma vengono ostacolati anche apertamente.

In “Mariposa”, Greg Bear continua lo sviluppo della storia del prossimo futuro cominciata in “Quantico”. I giovani agenti dell’FBI protagonisti del primo romanzo riappaiono in questo ma la storia è autonoma. Leggere “Quantico” è comunque molto utile per avere una maggior visione d’insieme riguardo all’evoluzione dei personaggi e soprattutto della storia.

Un fattore importante che va tenuto presente è che “Mariposa” fa parte della serie chiamata Quantum Logic e serve a fare da ponte tra  “Quantico” e il romanzo successivo nella cronologia interna, “La regina degli angeli“. In parte, la storia raccontata in “Mariposa” è quella dello sviluppo di alcune tecnologie presenti negli altri romanzi e vengono menzionati alcuni personaggi presenti in alcuni di essi.

“Mariposa” è ambientato negli USA prossimi alla bancarotta all’inizio del prossimo decennio. In quella situazione ormai degenerata, la Talos Corporation ne approfitta per ottenere ben più di appalti nel campo militare e della sicurezza. Questa compagnia militare privata sembra decisamente ispirata alla Blackwater, un’azienda reale che alcuni anni fa ha cambiato proprietà e nome dopo che alcuni suoi operatori sono stati coinvolti in uno scontro a fuoco a Baghdad in cui vari civili sono stati uccisi.

In “Quantico” c’era stato uno scontro di potere attorno a forze dell’ordine e agenzie di intelligence vecchie e nuove. La conseguenza mostrata in “Mariposa” è che l’FBI è in fase di chiusura e per i suoi agenti indagare anche su casi importanti può essere davvero difficile.

Se “Quantico” era più che altro un thriller con elementi di politica a spionaggio, in “Mariposa” gli elementi fantascientifici sono più marcati. Ciò proprio perché Greg Bear include nella storia tecnologie apparse negli altri romanzi della serie Quantum Logic come intelligenza artificiale e trattamenti psichiatrici.

Il problema principale di “Quantico” era la notevole frammentazione della storia in capitoli brevi e i continui salti da una sottotrama ad un’altra alla fine di ogni capitolo. Quando ho visto che “Mariposa” era composto da 70 capitoli per una lunghezza di quasi 400 pagine mi ero spaventato ma questo romanzo è strutturato in maniera diversa rispetto al precedente.

Credo che altri abbiano criticato Greg Bear perché in “Mariposa” ci sono ancora varie sottotrame ma non salta da una sottotrama a un’altra alla fine di ogni capitolo ma generalmente ci sono più capitoli consecutivi riguardanti la stessa sottotrama. Solo per questo motivo, questo romanzo è migliore del precedente.

Anche in “Mariposa” la storia è davvero complessa, perfino più rispetto a “Quantico”. Ciò perché Greg Bear vuole raccontare la storia degli USA dell’inizio del prossimo decennio, con il loro sfaldamento, in un thriller e allo stesso tempo sviluppare gli elementi fantascientifici per collegarlo alle altre storie della serie Quantum Logic.

Alla fine, secondo me “Mariposa” è riuscito solo in parte. Credo che Greg Bear abbia voluto inserire troppi elementi per un romanzo di quasi 400 pagine. L’insieme di sottotrame è diventato un po’ caotico a causa della complessità dei tanti intrecci che a volte sono un po’ disconnessi.

Nonostante i difetti, tutto sommato “Mariposa” mi sembra un buon romanzo ma non è ai livelli de “La regina degli angeli” e di alcuni altri romanzi della serie Quantum Logic. Secondo me può comunque valere la pena di leggerlo come complemento di questa serie.

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