Il meeting dei ministri dell’ESA conferma i nuovi razzi vettori e la missione ExoMars

Sessione del meeting dei ministri dell'ESA in Lussemburgo (Foto ESA–S. Corvaja)
Sessione del meeting dei ministri dell’ESA in Lussemburgo (Foto ESA–S. Corvaja)

Nei giorni scorsi si è tenuta in Lussemburgo il meeting dei ministri dell’ESA in cui i rappresentanti dei paesi membri hanno deciso le linee guida per le operazioni dei prossimi anni. La discussione ha riguardato principalmente l’evoluzione dei razzi vettori per arrivare agli Ariane 6 e Vega-C, fondamentali per rimanere competitivi nel mercato dei lanci di satelliti. Esso è sempre più importante per le richieste in crescita costante ma la concorrenza è sempre più dura. Il consiglio ha anche confermato la missione ExoMars, la collaborazione nella gestione della Stazione Spaziale Internazionale e ha aperto a possibilità di nuove missioni spaziali in collaborazione con altre agenzie spaziali.

Per molti versi, questo consiglio ministeriale è una sorta di continuazione di quello tenuto nel 2012. Due anni fa un compromesso tra Germania e Francia aveva portato alla decisione di sviluppare ancora il razzo vettore Ariane 5 per poi passare gradualmente al nuovo Ariane 6. Nei giorni scorsi il consiglio ha parlato molto di quest’ultimo in stretta relazione con gli sviluppi del razzo Vega, esplorando le possibili sinergie.

Per i lanci di satelliti per conto terzi e per le proprie missioni l’ESA ha finora utilizzato i razzi Ariane 5 oppure i Soyuz e negli ultimi anni ha cominciato ad utilizzare i nuovi razzi Vega. Le diverse caratteristiche dei vari lanciatori possono permettere una buona versatilità nei lanci ma è stata ritenuta insufficiente per garantirne una gestione ottimale.

Il problema è anche economico in un mercato molto ricco dove però la concorrenza si è ampliata. Alcuni razzi vettori russi permettono di avere lanci a prezzi relativamente economici, anche se parliamo sempre di molti milioni di Euro a lancio, ma non sempre sono affidabilissimi. Negli ultimi anni è soprattutto SpaceX che sta influenzando i cambiamenti con un’evoluzione rapidissima dei suoi lanciatori Falcon e una grande efficienza che stanno portando a notevoli riduzioni nei costi.

Per questo motivo è in studio una sinergia tra i nuovi razzi Ariane 6, il successore di Ariane 5, e Vega-C, la nuova versione di Vega più potente e quindi in grado di lanciare fino a due tonnellate di carico. Ciò significa che potrà lanciare una maggior quantità di piccoli satelliti o un satellite più grande. La possibilità del razzo Vega di inserire satelliti in orbite diverse anche nello stesso lancio ne renderà la nuova versione ancor più versatile e quindi competitiva. Ariane 6 e Vega-C useranno gli stessi motori a propellente solido P120 per il primo stadio e per i booster dell’Ariane 6.

Airbus e Safran, due aziende azioniste di Arianespace, avevano proposto configurazioni diverse per il razzo Ariane 6 nel giugno 2014 ma in settembre, dopo un incontro con rappresentanti di ESA e delle agenzie spaziali tedesca e francese è arrivata la proposta approvata nei giorni scorsi.

Airbus e Safran hanno appena annunciato una fusione che porterà alla creazione di un’azienda che verrà chiamata Airbus Safran Launchers. Questa nuova azienda intende raggiungere il controllo di Arianespace e lavorare nella maniera più efficiente allo sviluppo del razzo Ariane 6.

Buone notizie anche per quanto riguarda la missione ExoMars. Erano sorti dubbi sulla disponibilità del budget ma al meeting sono stati stabiliti contributi addizionali per inviare due lander e rover in collaborazione con l’agenzia spaziale russa. Il lander Entry, Descent and Landing Demonstrator Module (EDM), chiamato Schiaparelli, dovrebbe essere lanciato nel 2016.

Le industrie aerospaziali sono importanti in varie nazioni europee e danno lavoro, direttamente o indirettamente, a parecchie migliaia di persone. L’ESA vuole essere all’avanguardia in questi campi per permettere all’Europa di progredire realmente incrementando conoscenza ma anche benessere.

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