November 15, 2014

Immagine panoramica dell'area della cometa 67P/Churyumov–Gerasimenko attorno al lander Philae (Immagine ESA/Rosetta/Philae/CIVA)

Dopo il comprensibile entusiasmo provato mercoledi scorso per il successo del lander Philae con il suo atterraggio sulla cometa 67P/Churyumov–Gerasimenko, il team ha dovuto affrontare la dura realtà. L’area in cui era finito non era quella prevista e lì riceveva molta meno luce del previsto. La conseguenza è che le sue batterie si sono esaurite poche ore fa facendolo entrare in ibernazione. Prima però è riuscito a lavorare per qualche ora e a trasmettere molti dati.

Tutto ciò è successo perché il sistema di arpioni che doveva ancorare Philae al suolo non ha funzionato e le informazioni raccolte successivamente hanno permesso di stabilire che ha toccato il suolo per tre volte prima di stabilizzarsi. Gli strumenti funzionano ma Philae stava ricevendo molta meno luce solare del previsto con serie conseguenze sulle sue possibilità di avere energia per usare i suoi strumenti.