Gli scienziati del CERN che si occupano del Large Hadron Collider (LHC) (foto ©Julian Herzog) hanno annunciato che sono cominciate le operazioni per riattivare il più grande acceleratore di particelle del mondo. Nel febbraio 2013, LHC era stato spento in quello che è stato chiamato “Long shutdown 1″ (LS1), necessario ad aggiornare parte delle apparecchiature ed effettuare altre operazioni di manutenzione.
LHC è costituito da un complesso insieme di apparecchiature molto sofisticate. Ad esempio, oltre all’acceleratore principale ce ne sono altri secondari ma non per questo privi di importanza. Al contrario, sono fondamentali per alcune operazioni iniziali come ad esempio privare gli atomi di idrogeno degli elettroni per ottenere i protoni da utilizzare negli esperimenti o per dare a queste particelle l’accelerazione iniziale necessaria agli esperimenti.
Un insieme di apparecchiature come LHC non si riattiva semplicemente premendo un interruttore, soprattutto dopo un anno di lavori di manutenzione e di aggiornamenti. In certi casi sono semplicemente stati sostituiti alcuni componenti usurati ma in altri si è trattato di introdurre nuove tecnologie che hanno modificato pesantemente alcuni macchinari.
È per questi motivi che ogni macchinario va testato e messo a punto con estrema attenzione per controllare che funzioni correttamente prima di essere collegato ad altre apparecchiature per evitare rischi di danni. Un sistema complesso come LHC richiede un’integrazione perfetta di tutte le sue parti per funzionare alle energie elevatissime previste dopo gli aggiornamenti.
I primi test riguardano l’apparecchiatura che priva gli atomi di idrogeno degli elettroni e secondo le prime notizie hanno avuto successo. Queste operazioni andranno avanti per il resto dell’anno e pian piano alcuni esperimenti del CERN potranno riprendere le loro ricerche utilizzando gli acceleratori secondari.
La riattivazione di LHC è prevista per l’inizio del 2015, ovviamente se le operazioni continueranno senza problemi seri. Se tutto andrà bene, LHC dovrebbe essere finalmente in grado di raggiungere l’energia di 14 teraelettronvolt, la massima possibile per quest’acceleratore. A quel punto, sarà possibile ottenere nuovi progressi nella comprensione di alcuni dei segreti dell’universo.
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