La navicella spaziale Cygnus di Orbital Sciences è partita per la sua prima missione ufficiale per conto della NASA

La navicella spaziale Cygnus di Orbital Sciences su un razzo vettore Antares subito dopo il decollo (Image NASA TV)
La navicella spaziale Cygnus di Orbital Sciences su un razzo vettore Antares subito dopo il decollo (Image NASA TV)

Poco fa, la navicella spaziale Cygnus di Orbital Sciences Corporation è decollata su un razzo vettore Antares dal Mid-Atlantic Regional Spaceport (MARS), parte della Wallops Flight Facility (WFF) della NASA sull’isola Wallops, in Virginia. Dopo circa un quarto d’ora si è separata con successo dall’ultimo stadio del razzo e si è immessa sulla sua rotta. È alla sua prima missione ufficiale, Orbital-1 o semplicemente Orb-1, di trasporto di rifornimenti alla Stazione Spaziale Internazionale per conto della NASA.

Questo lancio era originariamente previsto per il novembre 2013 ma alcuni ritardi avevano portato a rimandarlo a dicembre. A quel punto però nella Stazione Spaziale Internazionale c’era stato il guasto al sistema di raffreddamento interno che aveva costretto a effettuare due passeggiate spaziali per ripararlo. Di conseguenza, la NASA aveva deciso che per l’equipaggio della Stazione era meglio concentrarsi su quel problema e la missione Orb-1 era stata rimandata al gennaio 2014. Ieri il lancio è stato rimandato perché un’eruzione solare ha causato un livello insolitamente alto di radiazioni provenienti dallo spazio che avrebbero potuto creare problemi ai sistemi della Cygnus.

Nella configurazione di oggi, il razzo vettore Antares utilizza un secondo stadio Castor 30B, una versione un po’ più potente di quella utilizzata nei due lanci precedenti. Trattandosi della seconda versione di questo stadio, la configurazione dell’Antares è indicata come 120 mentre quella usata nei lanci precedenti era indicata come 110, utilizzando la prima versione, 30A, del secondo stadio.

Anche se la navicella Cygnus verrà distrutta nel rientro nell’atmosfera terrestre alla fine della sua missione, le è stato dato un nome. Orbital Sciences l’ha chiamata C. Gordon Fullerton in onore dell’astronauta che ci ha lasciato il 21 agosto 2013.

Nel settembre 2013, la navicella Cygnus aveva compiuto una missione dimostrativa in cui aveva trasportato circa 600 kg di carico. Stavolta il carico è più del doppio, circa 1.465 kg che includono rifornimenti, esperimenti scientifici, pezzi di ricambio e hardware vario necessario a espandere le capacità di ricerca scientifica della Stazione Spaziale Internazionale.

Il carico comprende l’esperimento SPHERES-Slosh, piccoli satelliti Synchronized Position Hold, Engage, Reorient Experimental Satellites (SPHERES) del diametro di 20 cm che possono operare in una varietà di ambienti, compreso l’interno della Stazione. In questo caso i satelliti esamineranno come i liquidi si muovono dentro contenitori in microgravità. Ciò aiuterà a comprendere meglio il comportamento dei propellenti nelle navicelle spaziali.

La navicella Cygnus dovrebbe attraccare alla Stazione Spaziale Internazionale domenica 12 gennaio. Nella missione dimostrativa la prima manovra di avvicinamento era fallita a causa di un’incongruenza nei formati dei dati del GPS utilizzati dal computer della navicella e da quello della Stazione. Il problema è stato risolto con un aggiornamento software inviato alla Cygnus e stavolta non dovrebbero esserci problemi.

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7 Comments



  1. Sul mensile Focus ho letto un articolo davvero interessante che parla del turismo spaziale. Si tratta di un viaggio nella stratosfera a 30mila metri di altezza che viene effettuato con un navicella sollevata da un pallone stratosferico che offre 3 posti passeggero con ogni comfort. Il costo è decisamente alto ma questi viaggi potrebbero essere usati da studenti e ricercatori per scoprire sempre più informazioni sulla nostra Terra non trovate?

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    1. Ci sono vari progetti per il turismo spaziale. Forse già quest’anno lo spazioplano SpaceShipTwo di Virgin Galactic potrebbe offrire viaggi suborbitali, peraltro già prenotati da anni per un po’.

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    2. Si ma sono progetti che purtroppo non sono accessibili a noi comuni mortali per così dire. Non penso che tutti si possano permettere viaggi da 55.000 euro per due ore! Ma per chi se lo può permettere credo che la visione sarà assolutamente “spaziale”!

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      1. Sarà decisamente un’esperienza per pochi eletti. Possiamo comunque sperare che i prezzi scendano in tempi decenti ma ci vorranno comunque anni e anni prima che siano accessibili a noi comuni mortali. 🙁

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  2. Mi piacerebbe un sacco. Ma di che cifre parliamo?

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