La criocamera di Vorkosigan di Lois McMaster Bujold

La criocamera di Vorkosigan di Lois McMaster Bujold (edizione americana)
La criocamera di Vorkosigan di Lois McMaster Bujold (edizione americana)

Il romanzo “La criocamera di Vorkosigan” (“Cryoburn”) di Lois McMaster Bujold è stato pubblicato per la prima volta nel 2010. Fa parte della saga dei Vorkosigan. In Italia è stato pubblicato da Mondadori nel n. 1585 dell’agosto 2012 di “Urania” nella traduzione di Flora Staglianò.

Gli abitanti del pianeta Kibou-daini sono ossessionati dalla morte e per cercare di sconfiggerla si fanno ibernare dopo la morte nella speranza che un giorno sia possibile trovare un modo per riportarli in vita. Un giorno, una delle corporazioni del pianeta che forniscono servizi criogenici decide di espandersi offrendoli anche sul pianeta Komarr. Siccome l’Imperatrice di Barrayar è nativa di Komarr, la cosa arriva rapidamente all’orecchio dell’Imperatore Gregor, che decide di inviare su Kibou-daini il suo fidato Lord Ispettore Miles Vorkosigan a indagare.

Mentre è ad una conferenza sulla criogenia su Kibou-daini, Miles subisce un tentativo di rapimento assieme ad altre persone. Riesce a sfuggire ma è confuso a causa di una droga che gli è stata iniettata e si ritrova nel sottosuolo, dove vivono dei senzatetto. Lì incontra un ragazzino di nome Jin, che lo aiuta a capire la particolare situazione sociale e politica del pianeta.

Dopo alcuni anni, Lois McMaster Bujold ha pubblicato un nuovo romanzo della saga dei Vorkosigan dopo essersi limitata a scrivere qualche racconto per parecchio tempo essendo impegnata con altre opere. Anche per i personaggi sono passati alcuni anni rispetto al precedente romanzo perciò Miles Vorkosigan ha 39 anni.

La saga dei Vorkosigan è stata nota soprattutto come space opera e fantascienza militare ma negli ultimi romanzi il tema della famiglia è diventato predominante. Miles Vorkosigan, abbandonata la carriera militare ufficiale e quella non-ufficiale nel ruolo dell’Ammiraglio Naismith, è stato nominato Ispettore Imperiale e deve risolvere i problemi che gli vengono sottoposti dall’Imperatore di Barrayar.

Le ultime storie della saga sono in parte dei gialli fantascientifici con intrighi vari perciò c’è meno azione rispetto a quelle precedenti. Sono invece sempre presenti elementi legati alla particolare famiglia di Miles Vorkosigan. In “La criocamera di Vorkosigan”, appare nuovamente Mark, il fratello-clone di Miles, ma anche la moglie e i figli di Miles, anche se solo nei messaggi che gli inviano da Barrayar.

“La criocamera di Vorkosigan” è infatti ambientato sul pianeta Kibou-daini, dove Miles Vorkosigan è stato inviato per indagare sulle corporazioni che offrono servizi criogenici. L’Imperatore Gregor sa che Miles otterrà risultati perché è molto intelligente ma i suoi metodi sono decisamente anticonvenzionali.

“La criocamera di Vorkosigan” comincia in maniera concitata, con Miles confuso dopo che è stato drogato durante un tentativo di rapimento. È così che per caso incontra Jin, un ragazzino che diventa co-protagonista del romanzo coinvolgendo pian piano la sua famiglia nella vicenda. Anche se è narrato in terza persona, il romanzo segue il punto di vista di vari personaggi, prevalentemente Miles, di Jin e di Roic, l’armiere che assiste Miles ed è tra le persone sequestrate all’inizio della storia.

È attraverso questi personaggi che scopriamo pian piano come funziona la società del pianeta Kibou-daini con la sua ossessione per la morte e il ricorso all’ibernazione nella speranza di sconfiggerla. Si tratta di una scommessa perché nessuno ha sviluppato una tecnologia per riportare in vita i morti. Ciò ha portato ad uno sviluppo complesso e davvero particolare della società e Miles deve scoprirne i misteri e i suoi lati oscuri.

“La criocamera di Vorkosigan” è uno dei romanzi più autonomi della saga ma ha alcune connessioni con “I due Vorkosigan” per il ritorno di alcuni personaggi di quel romanzo anche se il contrasto di stile delle due storie mostra chiaramente quanto tempo sia passato. La fine è invece connessa strettamente alla saga ed è necessario averla letta tutta per reagire come Miles. In generale, bisogna conoscere le storie precedenti per apprezzare gli ultimi sviluppi dei personaggi già apparsi.

In una saga dal livello eccezionale, “La criocamera di Vorkosigan” può sembrare quasi una storia minore essendo stato “solo” tra i finalisti al Premio Hugo come miglior romanzo dell’anno. Non tutti i fan di Miles Vorkosigan ne saranno soddisfatti perché si sono abituati davvero bene con storie straordinarie che spesso avevano un ritmo elevatissimo. Secondo me è comunque un buon romanzo godibile per i fan della saga ma anche per i lettori occasionali per cui ne raccomando l’acquisto.

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