Il romanzo “Eon” (“Eon”) di Greg Bear è stato pubblicato per la prima volta nel 1985. È il primo romanzo del ciclo omonimo. In Italia è stato pubblicato dall’Editrice Nord nel n. 182 di “Cosmo Argento”, nel n. 16 dei “Tascabili Nord” e nel n. 113 di “Cosmo Narrativa”.
Nel 2000, un asteroide raggiunge l’orbita terrestre. Un team internazionale viene inviato per studiarlo e scopre che dentro l’asteroide c’è una sorta di enorme astronave che si estende più di quanto potrebbe in teoria. Il “Sasso”, com’è soprannominato, contiene una serie di enormi “camere” in cui ci sono interi habitat e città abbandonate che sembrano essere state costruite da esseri umani.
Patricia Vasquez è una giovane matematica che viene reclutata per contribuire a scoprire i segreti del Sasso. Molto di ciò che gli scienziati sono riusciti a comprendere dei suoi contenuti viene mantenuto segreto e Patricia è sconvolta quando le informazioni riservatissime le vengono rivelate. Pian piano, si rende conto che il Sasso è stato costruito oltre un millennio nel futuro ma non è il loro futuro. In un universo parallelo, una guerra nucleare ha devastato la Terra e ora c’è il rischio che qualcosa di analogo succeda anche nell’universo in cui il Sasso è arrivato.
Greg Bear è stato paragonato più volte ad Arthur C. Clarke. L’inizio di “Eon” ricorda quello di “Incontro con Rama” ma nel momento in cui la spedizione terrestre raggiunge l’astronave i due romanzi divergono totalmente.
“Incontro con Rama” è un romanzo basato sul mistero di un’astronave aliena di cui gli esseri umani non riescono a svelare i segreti. “Eon” è invece la progressiva scoperta dei misteri del Sasso, che sono i misteri del futuro ma anche di universi alternativi perciò lo sviluppo del romanzo di Greg Bear è quasi opposto a quello di Arthur C. Clarke.
“Eon” venne scritto quando c’era ancora la Guerra Fredda ed è ambientato in un futuro che allora era prossimo in cui essa era continuata. Considerando il fatto che gli universi alternativi sono uno dei temi del romanzo, leggendolo oggi non è difficile pensare che si svolga in uno di questi universi paralleli.
L’esplorazione del Sasso viene portata avanti da una spedizione internazionale ma la tensione tra le superpotenze è alta e soprattutto tra gli occidentali e i sovietici non c’è fiducia per cui la situazione degenera presto. I sovietici attaccano il Sasso per prenderne possesso ma la loro operazione si sviluppa nello stile comunista, con gli attaccanti che finiscono per passare quasi più tempo combattendosi tra di loro che il nemico a causa di differenti interpretazioni ideologiche.
La prima parte di “Eon” descrive una fase dell’esplorazione del Sasso nel tentativo di comprenderne i misteri, in particolare il fatto che sia più grande all’interno che all’esterno e l’esistenza della “Strada”, che si estende apparentemente all’infinito. È anche la storia del conflitto con i sovietici e delle sue conseguenze sul Sasso e sulla Terra.
La seconda parte di “Eon” è dedicata maggiormente ai post-umani di un futuro alternativo e appaiono anche alieni. In questa parte, Greg Bear non solo sviluppa pienamente i temi delle tecnologie usate nel Sasso ma anche quelle del possibile sviluppo a livello biologico degli esseri umani. L’autore aveva già esplorato il tema dell’evoluzione umana accelerata da biotecnologie e nanotecnologie in “La musica del sangue“, in “Eon” descrive un altro possibile futuro in cui gli esseri umani hanno preso il controllo delle loro caratteristiche biologiche.
I post-umani di “Eon” hanno formato una società chiamata Hexamon che rimane per molti versi frammentata e perfino conflittuale, per certi versi quindi analoga a quella odierna. Per loro però il pericolo maggiore non è l’uso della violenza tra le varie fazioni bensì la guerra con una delle varie specie aliene che hanno la tecnologia per utilizzare la Strada.
“Eon” è un romanzo di fantascienza “hard” dalla trama davvero complessa e ricco di tematiche con speculazioni scientifiche che vanno dalla fisica alla biologia. I personaggi, umani, post-umani e alieni, sono davvero molti perciò è inevitabile che solo alcuni siano stati sviluppati. Come se non bastasse, il romanzo finisce con una serie di colpi di scena che mettono le basi per il suo seguito.
Per questi motivi, “Eon” può risultare poco soddisfacente per i lettori che preferiscono trame lineari e autoconclusive che narrano storie concentrate su poche tematiche. Al contrario, gli appassionati di fantascienza “hard” che apprezzano complesse speculazioni scientifiche lo considereranno un romanzo straordinario. Ovviamente, ne consiglio la lettura a quest’ultimo tipo di appassionati.
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