“Planet of Evil” è un’avventura della tredicesima stagione della serie classica di “Doctor Who” trasmessa nel 1975. Segue “Terror of the Zygons” ed è composta da quattro parti ed è scritta da Louis Marks e diretta da David Maloney.
La storia
Il Quarto Dottore (Tom Baker) risponde ad una chiamata di soccorso e porta il Tardis sul pianeta Zeta Minor. Lì, lui e Sarah Jane Smith (Elisabeth Sladen) scoprono che i membri di una spedizione scientifica Morestran sono stati uccisi quasi tutti. Solo il capo della spedizione, il professor Sorenson, è ancora vivo e pensa di essere sul punto di coronare molti anni di ricerca su una nuova fonte di energia.
Un’astronave militare Morestran arriva sul pianeta Zeta Minor poco dopo il Tardis e il comandante pensa che il Dottore e Sarah Jane abbiano ucciso i membri della spedizione scientifica. La vicenda si fa ancora più complicata perché il pianeta è ai confini dell’universo conosciuto e al di là di essi c’è un immenso pericolo.
Extra
Questo DVD contiene una buona quantità di extra. Sono presenti contenuti tipici come i sottotitoli della produzione, i Radio Times Billings, un promo dei DVD di “Doctor Who” prodotti prossimamente e una galleria di immagini tratte da quest’avventura.
Sono presenti nella traccia audio alternativa commenti all’avventura da parte dei protagonisti Tom Baker ed Elisabeth Sladen, dell’attore Prentis Hancock e del produttore Philip Hinchcliffe.
A Darker Side. Un documentario di 25 minuti sulla produzione di quest’avventura.
Planetary Performance. Un’occhiata alla produzione di quest’avventura dal punto di vista degli attori.
Studio Scene. Un breve segmento della registrazione in studio originale.
Continuity Compilation. Una serie di annunci della BBC delle varie trasmissioni di quest’avventura.
C’è anche un “uovo di Pasqua” in cui il produttore Philip Hinchcliffe commenta varie note scritte all’epoca su quest’avventura. Spesso questi extra nascosti sono banali e molto brevi, per una volta ce n’è uno interessante che dura 10 minuti circa.
La trama di “Planet of Evil” è esplicitamente ispirata a elementi presi dal celebre film “Il pianeta proibito” e dal classico romanzo “Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde”. Il contributo originale riguarda l’inclusione dell’antimateria.
Questi elementi sono ben mischiati dando vita ad una storia ambientata soprattutto sul pianeta Zeta Minor e in particolare in una giungla riprodotta in studio. A causa del basso budget di “Doctor Who”, spesso gli ambienti ricreati artificialmente erano poco convincenti, in “Planet of Evil” invece la giungla è davvero ben fatta.
Per una storia come quella di “Planet of Evil” è davvero importante avere un ambiente realistico perché è molto basata sull’atmosfera. Oltre alla giungla opprimente, a contribuire alla tensione c’è il pianeta stesso, ai confini dell’universo conosciuto. Ben presto, si scopre che Zeta Minor è ai confini tra materia e antimateria e siccome il professor Sorenson ha spezzato l’equilibrio esistente un mostro di antimateria uccide i membri della spedizione scientifica.
Purtroppo “Planet of Evil” ha anche alcuni lati negativi. La storia contiene alcuni cliché come lo scienziato che pensa di aver fatto una grande scoperta ma in realtà ha spezzato un equilibrio naturale. Visto che questa parte dell’avventura è ispirata ad un paio di classici è anche inevitabile.
La stessa presenza dell’antimateria è un problema. Quando “Planet of Evil” venne prodotto, le sue caratteristiche erano già ben conosciute, in particolare il fatto che quando materia e antimateria si toccano si disintegrano reciprocamente trasformandosi in energia. In quest’avventura, invece, esse possono interagire e il professor Sorenson può essere infettato dall’antimateria come se si trattasse di una sostanza tossica.
In “Planet of Evil” l’antimateria è considerata un concetto narrativo al quale l’autore dà le caratteristiche necessarie alla trama. In “Doctor Who” molti concetti scientifici sono da sempre utilizzati in questa maniera.
Un cliché di “Doctor Who” è il Dottore che viene accusato del crimine in cui è incappato. In “Planet of Evil” il problema maggiore è che il comandante dell’astronave Morestran è un vero idiota che non solo ha deciso che il Dottore è colpevole ma nel corso di quest’avventura fa tutte le cose sbagliate. L’unica spiegazione è che abbia appoggi molto in alto perché è davvero incapace di affrontare la situazione che si trova di fronte.
L’attore Prentis Hancock, che interpreta il comandante, è spesso criticato per la sua interpretazione. Hancock era già apparso in “Doctor Who” nelle avventure del Terzo Dottore “Spearhead from Space” e “Planet of the Daleks” perciò aveva già esperienza della serie perciò in parte la colpa può essere sua e in parte può essere il suo personaggio ad essere instabile e quindi difficile da interpretare in maniera convincente.
A causa di questi difetti, “Planet of Evil” è una di quelle avventure che hanno acquisito una reputazione piuttosto controversa. Alla fin fine, l’opinione che ogni spettatore se ne fa dipende da quali parti della trama gli rimangono maggiormente impressi. Coloro che ricordano soprattutto le scene suggestive su Zeta Minor e i cliffhanger degli episodi di alto livello se ne faranno un’opinione buona se non ottima, coloro che invece vengono colpiti dai difetti se ne faranno un’opinione più scarsa.
Personalmente, nonostante i difetti, “Planet of Evil” mi pare complessivamente una buona avventura. Gli extra presenti nel DVD sono interessanti perciò mi sento di consigliarne l’acquisto.
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