La stella Fomalhaut ha un enorme anello e forse anche qualche pianeta

Un confronto tra l'anello di Fomalhaut con la fascia di Kuiper e la fascia di asteroidi nel nostro sistema solare (Immagine NASA, ESA, and A. Feild (STScI))
Un confronto tra l'anello di Fomalhaut con la fascia di Kuiper e la fascia di asteroidi nel nostro sistema solare (Immagine NASA, ESA, and A. Feild (STScI))

Fomalhaut è la stella più luminosa della costellazione del Pesce Australe. È una stella bianca con una massa un po’ superiore al doppio di quella del Sole a 25 anni luce di distanza. Le osservazioni effettuate fanno pensare che Fomalhaut abbia tra i cento e i trecento milioni di anni di vita. Sebbene sia giovane in termini astronomici la sua massa è tale che si stima che possa vivere ancora per un miliardo di anni circa, una vita che quindi sarà lunga circa un decimo di quella del Sole.

Negli anni ’80, il satellite IRAS (InfraRed Astronomical Satellite) rilevò un eccesso di luce infrarossa in corrispondenza della posizione di Fomalhaut e gli astronomi la interpretarono come un anello di detriti attorno alla stella. Parecchi anni dopo, il telescopio spaziale Hubble permise di avere immagini alla luce visibile dell’anello e di stimare che la distanza media del materiale da Fomalhaut è superiore ai diciassette miliardi di chilometri, ovvero dieci volte superiore a quella di Nettuno dal Sole.

Nel 2005 venne ipotizzato che vicino al bordo interno dell’anello di detriti ci fosse un pianeta. Nel 2008 un’immagine composita realizzata mettendo assieme varie fotografie scattate con l’ACS (Advanced Camera for Surveys) del telescopio spaziale Hubble fece pensare agli astronomi di aver scoperto per la prima volta un pianeta in un altro sistema stellare in maniera diretta, grazie alla luce visibile da esso emessa.

Uno studio pubblicato all’inizio di quest’anno avanzava però dubbi sull’effettiva esistenza di questo pianeta, chiamato nel frattempo Fomalhaut b. Nuove osservazioni effettuate con il telescopio spaziale Spitzer potevano far pensare che una nube di polvere fosse stata scambiata per un pianeta delle dimensioni di Giove circondato da anelli molto più grandi di quelli di Saturno.

Ora ulteriori ricerche hanno permesso di raccogliere nuove informazioni su Fomalhaut, sull’anello di polvere che la circonda e sui possibili pianeti esistenti in quella zona.

Il telescopio spaziale Herschel ha permesso di osservare l’anello attorno a Fomalhaut in varie bande di frequenze elettromagnetiche per ottenere più informazioni possibili sulle caratteristiche della polvere contenuta.

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Secondo le osservazioni, l’anello sarebbe composto da piccoli granelli di polvere ma questo è in contrasto con le precedenti osservazioni, che facevano invece pensare che fosse composto da granelli molto più grossi. Questa contraddizione può essere risolta se l’anello è composto da aggregati vaporosi che sono relativamente grossi ma composti da granelli più piccoli con molto spazio vuoto all’interno delle strutture.

Nel nostro sistema solare, aggregati del genere si formano dalla collisione tra comete perciò è possibile che anche l’anello attorno a Fomalhaut si sia formato allo stesso modo.

Il vento stellare di Fomalhaut dovrebbe pian piano spazzare via le polveri perciò se l’anello esiste ancora ci dovrebbero essere continue collisioni tra comete che aggiungono nuova polvere mantenendo l’anello.

L’ALMA (Atacama Large Millimeter/submillimeter Array) è un radiointerferometro astronomico ancora in fase di costruzione a 5.000 metri di altitudine nel deserto di Atacama, in Cile. È già parzialmente operativo e le osservazioni del sistema di Fomalhaut fanno pensare che vicino al suo grande anello di polvere ci siano due pianeti, uno vicino al suo bordo interno e uno vicino al suo bordo esterno.

Combinando le osservazioni effettuate con l’ALMA con modelli computerizzati che simulano le possibili orbite dei pianeti e i loro effetti gravitazionali sull’anello di polvere, gli scienziati hanno dedotto che le loro masse sono inferiore a quanto pensato in precedenza. Infatti, secondo le simulazioni, pianeti di grande massa distruggerebbero l’anello perciò i due pianeti scoperti possono essere più grandi di Marte ma non più di alcune volte la Terra.

Ovviamente, in futuro verranno effettuate nuove osservazioni del sistema di Fomalhaut e alla fine di quest’anno l’ALMA dovrebbe essere completato. Sarà possibile ottenere informazioni migliori su questo sistema davvero interessante perché è ancora in fase di formazione e perché i suoi pianeti, se la loro esistenza verrà confermata, sono anormalmente lontani dalla loro stella.

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