Doctor Who – Inferno

Doctor Who - Inferno
Doctor Who – Inferno

“Inferno” è l’ultima avventura della settima stagione della serie classica di “Doctor Who” trasmessa nel 1970. Segue “The Ambassadors of Death” ed è composta da sette parti, scritta da Don Houghton e diretta da Douglas Camfield.

La storia

Il professor Stahlman dirige un progetto soprannominato Inferno che ha lo scopo di penetrare nella crosta terrestre per raggiungere enormi quantità di un gas che dovrebbe fornire energia economica in abbondanza. Il Generale Lethbridge-Stewart (Nicholas Courtney) e la UNIT assistono il progetto occupandosi della sicurezza. Il Terzo Dottore (Jon Pertwee) ne approfitta per utilizzare il reattore nucleare che fa funzionare le apparecchiature del progetto per cercare di far funzionare la console del Tardis.

Una strana sostanza verde comincia ad emergere dalle profondità della crosta terrestre e chiunque la tocchi comincia a trasformarsi. Mentre lo stesso professor Stahlman viene infettato, un esperimento abortito con la console del Tardis manda il Dottore in un universo parallelo in cui c’è un regime fascista. Gli alter-ego del Generale Lethbridge-Stewart e di Liz Shaw (Caroline John) interrogano il Dottore, il quale scopre che anche lì è in atto un esperimento analogo a quello del suo universo che però sta per causare una catastrofe.

Extra

Questo DVD è ricco di extra. Sono presenti contenuti tipici come i sottotitoli della produzione, i Radio Time Billings e una galleria di immagini tratte da quest’avventura.

Sono presenti nella traccia audio alternativa commenti all’avventura da parte degli attori Nicholas Courtney e John Levene, del produttore Barry Letts e dello script editor Terrance Dicks.

Can You Hear the Earth Scream? Un documentario di 35 minuti sulla produzione di quest’avventura.

The UNIT Family (Part One). Un documentario di 36 minuti sulla UNIT dalla sua creazione fino alla fine dell’era del Terzo Dottore.

Deleted Scene. Una scena, tagliata in fase di montaggio, in cui John Pertwee interpreta un annunciatore radio in maniera fin troppo riconoscibile.

Visual Effect Promo Film. Un filmato che mostra vari effetti speciali creati dall’apposito dipartimento della BBC.

The Pertwee Years – Introduction. L’introduzione all’ultimo episodio di quest’avventura nell’edizione del 1992 di “Doctor Who: The Pertwee Years”.

The Doctor Who Annual 1976. L’edizione del 1976 della rivista “The Doctor Who Annual” in formato PDF.

L’idea originale dello scrittore Don Houghton era ispirata al progetto Mohole, un programma realmente iniziato per scavare nella crosta terrestre fino ad arivare fino alla discontinuità di Mohorovicic ma poi abbandonato. Quell’idea poteva però essere sviluppata in un’avventura di quattro parti mentre il produttore Barry Letts ne voleva sviluppare una di sette parti. Letts e lo script editor Terrance Dicks chiesero a Houghton di sviluppare la sua idea aggiungendovi una sottotrama ambientata in un universo parallelo per raggiungere la lunghezza necessaria.

Il risultato fu spettacolare. “Inferno” è un’avventura lunga che riesce però a mantenere la tensione grazie ad una buona gestione dei momenti drammatici e a eccellenti interpretazioni da parte della maggioranza degli attori.

Barry Letts e Terrance Dicks chiesero a Don Houghton di aggiungere anche dei mostri all’avventura che stava scrivendo. All’inizio di “Inferno” uno degli uomini che lavorano al progetto viene infettato da uno strano liquido verde che esce da uno dei tubi delle trivelle e si trasforma in un “Primord”, una sorta di regressione sub-umana. L’aspetto simile ad un lupo mannaro fu però un’idea del regista Douglas Camfield, che però riuscì a dirigere solo i primi due episodi perché venne colto da un attacco di cuore. Fu Barry Letts a dirigere il resto di “Inferno”.

I Primord sono considerati un punto debole di “Inferno” perché non viene mai spiegata la natura del liquido verde né il motivo per cui il contatto con esso trasformi le persone in quella maniera. A me può andare bene che rimangano alcuni misteri ma capisco che c’è chi preferisce che tutti gli elementi che appaiono in un telefilm vengano spiegati.

Se sui Primord ci possono essere dubbi, il resto di quest’avventura è secondo me e quasi tutti i fan semplicemente perfetto. L’attore Olaf Pooley è eccellente nella sua interpretazione del professor Stahlman, egocentrico e assolutamente deciso a terminare il suo progetto a modo suo, senza ascoltare i consigli di nessuno liquidando perfino i dati dei computer come non sufficientemente affidabili.

Olaf Pooley riesce a interpretare Stahlman in modo equilibrato per cui il suo personaggio si scontra con tutti gli altri e preme per accelerare i tempi della trivellazione ma allo stesso tempo non va mai sopra le righe. Questo contribuisce a tenere alta la tensione nel corso dell’avventura.

La parte di “Inferno” ambientata in un universo parallelo contiene alcuni momenti iconici di “Doctor Who”. Il Dottore è confuso dal viaggio anomalo effettuato sperimentando con la console del Tardis e non capisce subito cosa gli sia successo. Quando incontra i membri della UNIT, che sono persone che lui conosce ma allo stesso tempo sono completamente diverse da loro comincia a farsi un’idea della situazione. Sicuramente, parte del successo di questa storia è dovuta alla bravura degli attori nell’interpretare gli alter-ego, che lavorano per una dittatura fascista, dei loro normali personaggi.

Anche nell’universo parallelo è in corso un progetto di trivellazione della crosta terrestre che è quasi giunto al suo culmine ed è interessante il fatto che il professor Stahlman ha praticamente la stessa personalità nei due universi.

Nell’universo parallelo il progetto Inferno causa una catastrofe e il Dottore deve tornare nel suo universo per evitare che essa si ripeta. È il culmine drammatico della storia che, quasi a voler dare un po’ di sollievo agli spettatori dopo tanta tensione, termina con uno dei duetti comici tra il Dottore e il generale Lethbridge-Stewart.

Alcune avventure della serie classica di “Doctor Who” soffrono del fatto che il basso budget non permetteva di creare buoni effetti speciali. Per fortuna, in “Inferno” non c’era bisogno di averne molti. Le riprese in esterna vennero effettuate in una raffineria e i set sono limitati ma ben fatti, con il tocco in più del continuo rumore di fondo delle apparecchiature di trivellazione.

“Inferno” è l’ultima avventura di Liz Shaw. Il produttore Barry Letts pensava che il personaggio fosse troppo intelligente e colto per essere semplicemente l’assistente del Dottore perciò nella stagione successiva fu sostituita da Jo Grant. Purtroppo, Liz non ha alcuna scena di addio.

“Inferno” è davvero una delle più belle avventure della storia di “Doctor Who” e il DVD contiene vari extra interessanti perciò è uno di quelli che non possono mancare nella collezione dei fan e in generale ne consiglio l’acquisto a chiunque voglia vedere il meglio di “Doctor Who”.

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