Cugel l’Astuto di Jack Vance

Volume contenente La Terra morente e Cugel l'astuto di Jack Vance
Volume contenente La Terra morente e Cugel l’astuto di Jack Vance

Il romanzo “Cugel l’Astuto”, conosciuto anche come “Le avventure di Cugel l’Astuto” (“The Eyes of the Overworld”, conosciuto anche come “Cugel the Clever”) di Jack Vance è stato pubblicato per la prima volta come libro nel 1966 dopo che i racconti che lo compongono erano stati in precedenza pubblicati su rivista. È il secondo romanzo del ciclo della Terra morente. In Italia è stato pubblicato con il titolo “Le avventure di Cugel l’Astuto” è stato pubblicato da Fanucci Editore all’interno n. IV della collana “Orizzonti. Capolavori di Fantasia e Fantascienza” e nella collana “TIF Extra”; con il titolo “Cugel l’Astuto” è stato pubblicato dall’Editrice Nord all’interno del n. 138 della collana “Cosmo Oro”.

Sulla Terra di un futuro così lontano che il Sole sta per morire, Cugel è un truffatore che viene convinto a derubare Iucounu il Mago Ridente dei suoi tanti talismani, amuleti pergamente e vari altri oggetti legati alle sue attività magiche. Cugel chiama se stesso l’Astuto ma quando entra nella dimora di Iucounu per compiere il furto viene catturato da una delle trappole del Mago Ridente.

Quando Iucounu trova Cugel, lo costringe a intraprendere per conto suo una pericolosa missione: appropriarsi di una lente magica che permette di vedere il Sopramondo. Per “incoraggiare” Cugel, il Mago Ridente impianta Firx, un piccolo alieno dotato di chele e artigli, nel suo corpo in modo che gli impedisca di abbandonare la missione. Con un incantesimo, Cugel viene inviato nel luogo in cui può trovare la lente magica per poi intraprendere il lungo e pericoloso viaggio di ritorno.

“Cugel l’Astuto” è ambientato nello stesso universo narrativo di “La Terra morente“, il primo romanzo del celeberrimo ciclo di Jack Vance ambientato in un lontanissimo futuro di decadenza in cui la tecnologia è indistinguibile dalla magia. Non è un vero e proprio seguito perché nessuno dei personaggi del primo romanzo appare nel secondo.

“La Terra morente” è sostanzialmente un insieme di racconti vagamente collegati, “Cugel l’Astuto” è anch’esso composto da vari racconti che però non solo sono incentrati sulle avventure di Cugel ma formano una sequenza precisa.

Cugel, che viene presentato da Jack Vance in questo romanzo, è fondamentalmente un anti-eroe, un truffatore egoista e spietato che venderebbe la madre se pensasse di ricavarci un guadagno. Chiama se stesso l’Astuto perché pensa di essere superiore agli altri ma spesso finisce coinvolto in disavventure perché è lui ad essere fregato da qualcun altro, a volte da chi doveva essere la sua vittima. È sempre pronto ad approfittare del suo prossimo ma è altrettanto pronto a lamentarsi quando è lui a cadere vittima di qualche imbroglio. In altre occasioni, Cugel si mette nei guai perché sopravvaluta le proprie capacità e i suoi piani finiscono male.

Nonostante queste sue qualità negative ma in parte proprio a causa di esse, Cugel riesce a ispirare simpatia, anche perché Jack Vance narra le sue avventure con una buona dose di umorismo. Infatti, nel corso di “Cugel l’Astuto” ci sono molti momenti in cui il lettore ha almeno compassione di Cugel, continuamente tormentato dal piccolo alieno Firx all’interno del suo corpo.

Cugel maledice in continuazione Iucounu il Mago Ridente per averlo costretto a intraprendere una missione tanto pericolosa e pensa alle possibili vendette che potrebbe mettere in atto contro di lui. Per lui però il problema principale è riuscire a tornare a casa sano e salvo e sotto questo punto di vista “Cugel l’Astuto” è un tipico romanzo di Jack Vance. Ci sono quindi le tipiche descrizioni di strane terre e genti con strane usanze, in questo caso inserite nella cornice della Terra morente del lontanissimo futuro, tra rovine di civiltà passate e incantesimi di ogni tipo.

Sia queste descrizioni che i dialoghi sono particolari per l’uso da parte di Jack Vance di termini arcaici e sofisticati, a volte perfino inventati, riuscendo ad evocare nel lettore le immagini degli strani luoghi e dei personaggi che li abitano.

“Cugel l’Astuto” è oggi un grande classico, anche se più che altro del genere fantasy perché le basi fantascientifiche del ciclo della Terra morente vengono usate solo per presentare una storia dal sapore decisamente fantasy. Questo romanzo può essere letto indipendentemente da “La Terra morente” perché i due hanno in comune solo l’ambientazione, tuttavia consiglio di leggere l’intero ciclo.

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