Il romanzo “Nostra Signora delle Tenebre” (“Our Lady of Darkness”) di Fritz Leiber è stato pubblicato per la prima volta nel 1977. In origine era un’opera più breve intitolata “The Pale Brown Thing”, pubblicata a puntate nella rivista “The Magazine of Fantasy & Science Fiction” nel 1974, che successivamente venne ampliata in questo romanzo. Questa versione più lunga vinse il premio World Fantasy Award per il miglior romanzo fantasy dell’anno. In Italia è stato pubblicato dall’Editrice Nord nel n. 33 della collana “Fantacollana” e da Mondadori all’interno del volume “Occhi d’ombra” e nel n. 308 della collana “Classici Urania”.
Franz Westen è uno scrittore di racconti horror per la televisione che vive a San Francisco. Dopo la morte della moglie aveva trascorso un periodo in cui era stato un alcolista e sta ancora cercando di uscire da quella crisi.
Per caso – ma è veramente un caso? – Franz comincia a leggere un curioso libro su temi occulti intitolato “Megalopolimanzia: una nuova Scienza delle Città” scritto dal misterioso Thibaut De Castries. Inizialmente, lo prende come un’opera letteraria un po’ particolare ma quando vede una strana figura dalla sua finestra comincia a rendersi conto che entità come i paramentali esistono e infestano realmente le metropoli moderne.
“Nostra Signora delle Tenebre” è l’ultimo romanzo scritto da Fritz Leiber, che negli ultimi anni della sua vita scrisse ancora solo narrativa breve. L’autore aveva scritto storie di vari generi mescolandone gli elementi e anche in questo caso parte da un horror piuttosto classico per inserirlo nell’ambito moderno delle metropoli.
In questo caso è San Francisco ad essere al centro della vicenda e in “Nostra Signora delle Tenebre” alcuni suoi edifici sono una parte centrale della trama. Fritz Leiber si era trasferito a San Francisco dopo la morte della moglie Jonquil e per circa tre anni aveva combattuto contro l’alcolismo perciò è chiaro che nel romanzo ci sono alcuni elementi autobiografici.
Fritz Leiber inventa un’arte occulta chiamata megalopolimanzia che permette di predirre e manipolare il futuro attraverso l’esistenza di metropoli. Quest’arte è teorizzata in un libro scritto da un autore anch’esso inventato, Thibaut de Castries, del quale viene ricostruita la storia fittizia in “Nostra Signora delle Tenebre”.
Fritz Leiber mescola gli elementi fittizi da lui inventati con altri reali. In particolare, in “Nostra Signora delle Tenebre” ci sono molti riferimenti a rapporti tra lo scrittore fittizio Thibaut de Castries e scrittori realmente esistiti come H.P. Lovecraft, Jack London, Ambrose Bierce, Clark Ashton Smith, George Sterling e Adolphe De Castro. Eventi reali e inventati si intrecciano in maniera tale che a volte diventa difficile distinguerli.
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Il titolo del romanzo è un riferimento al libro “Suspiria de Profundis” di Thomas de Quincey, che presenta tre sorelle, le “Nostre Signore del Dolore”: Mater Lacrimarum (Nostra Signora delle Lacrime), Mater Suspiriorum (Nostra Signora dei Sospiri) e Mater Tenebrarum (Nostra Signora delle Tenebre). Nel 1977 uscì anche il film “Suspiria” di Dario Argento, il primo della trilogia delle “Tre Madri” che prende anch’essa ispirazione da “Suspiria de Profundis”.
Definire “Nostra Signora delle Tenebre” un romanzo sul tema del soprannaturale o dell’horror metropolitano è riduttivo. Fritz Leiber costruisce infatti una storia che ha elementi soprannaturali inseriti in un ambito metropolitano ma allo stesso tempo è importante la ricerca del protagonista sull’arte occulta della megalopolimanzia e sulla vita del misterioso occultista Thibaut de Castries.
“Nostra Signora delle Tenebre” è quindi anche un romanzo esoterico perché il protagonista scopre progressivamente una verità occulta che generalmente viene rivelata solo agli iniziati tramite una serie di insegnamenti segreti.
Per questo motivo, chi si aspetta di leggere una storia che spaventa ad ogni pagina rimarrà deluso perché ci sono parti di “Nostra Signora delle Tenebre” che possono essere definite filosofiche in cui il protagonista parla con i suoi amici della megalopolimanzia e dei paramentali. Di nuovo, questo non è semplicemente un romanzo horror.
In questo complesso intreccio, sinceramente i personaggi sono sacrificati: in altri suoi romanzi, Fritz Leiber era riuscito a svilupparli molto bene, invece “Nostra Signora delle Tenebre” è da questo punto di vista al di sotto della media dell’autore.
Secondo me vale sempre la pena di leggere un romanzo di Fritz Leiber anche quando non è perfetto. Per la sua particolare struttura, consiglio “Nostra Signora delle Tenebre” più agli appassionati di occultismo ed esoterismo che a quelli di horror classico.