50 anni fa il primo volo spaziale americano di Alan Shepard

Alan Shepard riceve una medaglia dal presidente John F. Kennedy (Foto NASA)
Alan Shepard riceve una medaglia dal presidente John F. Kennedy (Foto NASA)

Il 5 maggio 1961 Alan Shepard fu il primo americano a compiere un volo spaziale sulla navetta Freedom 7.

Gli U.S.A. avevano subito lo smacco del volo orbitale di Yuri Gagarin e non potevano stare a guardare. Il programma Mercury era già iniziato nel 1959 ma non era ancora arrivato a far volare una navetta guidata da un uomo.

Alan Shepard era un pilota della Marina americana ed era uno dei 110 candidati presi in condiderazione dalla NASA, che era appena stata creata, per il programma Mercury. All’inizio del 1961 Shepard venne scelto per il primo volo spaziale americano, che inizialmente era previsto già per l’ottobre 1960 ma per problemi di preparazione dovette essere rimandato.

Finalmente il 5 maggio 1961 la navetta Freedom 7 potè decollare. Si trattò di un volo suborbitale che raggiunse un’altezza inferiore ai 200 chilometri viaggiando per meno di 500 chilometri ma Alan Shepard fu il primo uomo ad atterrare con la sua navetta visto che Yuri Gagarin si eiettò dalla sua scendendo col paracadute.

Il nome di Alan Shepard non ha lo stesso peso di quello di John Glenn, che il 7 febbraio 1962 fu il primo americano a compiere un volo orbitale facendo tre volte il giro del mondo sulla navetta Friendship 7, né di quello di Neil Armstrong, il primo uomo a mettere piede sulla Luna.

Alan Shepard aveva compiuto un’impresa ma purtroppo per lui i sovietici avevano già fatto di meglio e all’epoca della guerra fredda bisognava essere davanti ai sovietici per diventare degli eroi. Nel 1971 Shepard fece comunque parte della missione Apollo 14 e potè perciò mettere piede sulla Luna, dove vennero trasmesse immagini a colori di lui che giocava a golf.

Oggi l’anniversario del primo volo spaziale di Alan Shepard viene comunque celebrato negli U.S.A. con un francobollo che mostra lui e la sua navetta. Assieme a quella missione del programma Mercury è stata anche celebrata con un francobollo la sonda Messenger, inviata a studiare proprio il pianeta Mercurio.

Sembra comunque un’amara ironia che negli U.S.A. venga celebrato il primo volo spaziale di un americano proprio quando la NASA sta faticando a portare avanti le ultime missioni degli Space Shuttle.

È vero che ora si parla molto di voli spaziali commerciali e vengono presentati progetti interessanti che forse potranno compensare i tagli di budget che hanno azzoppato il programma spaziale che doveva realizzare il successore degli Space Shuttle. Non ci resta che augurarci che almeno i voli spaziali commerciali finiscano per avere successo!

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