Frank Herbert nacque 90 anni fa

Frank Herbert nel 1978
Frank Herbert nel 1978

Franklin Patrick Herbert, Jr., meglio conosciuto come Frank Herbert (foto ©Robert E. Nylund), nacque l’8 ottobre 1920.

La prima carriera di Herbert fu nel mondo del giornalismo a partire dagli anni ’40, quando si sposò per la prima volta divorziando però dopo pochissimi anni. Per affinare le sue capacità Herbert cominciò a studiare scrittura creativa all’università dove incontrò Beverly Ann Stuart, che divenne la sua vera compagna per la vita con il loro matrimonio avvenuto nel 1946.

Fu solo nel 1952 che venne pubblicata la sua prima storia di fantascienza. Il suo primo romanzo fu “smg. ‘Ram’ 2000”, pubblicato nel 1955: il romanzo descrive una guerra tra il blocco occidentale e quello orientale con vasto uso di sottomarini in cui tra le altre cose viene predetto il conflitto per il petrolio. Il romanzo introduce anche alcuni dei temi che saranno tra i più cari nei romanzi di Frank Herbert con l’attenzione alle tematiche psicologiche e religiose.

Una ricerca per un articolo sulle dune sabbiose vicine alla città di Florence, nell’Oregon, portò Herbert ad avere decisamente troppo materiale su cui scrivere e l’interesse per il deserto che ne conseguì lo portò a sviluppare nel corso dei primi anni ’60 quello che divenne il suo capolavoro: “Dune”, un romanzo lunghissimo rispetto agli standard dell’epoca, uno dei motivi per cui dopo l’uscita in due parti a puntate sulla rivista Analog venne pubblicato in volume solo da un piccolo editore dopo essere stato rifiutato da molti altri.

Dune
Dune

Il romanzo “Dune” miscela abilmente tutti i temi cari a Herbert: è un romanzo scritto su differenti livelli, in quanto oltre la superficie della trama avventurosa che comunque rivela il tema dell’evoluzione dell’umanità c’è il pianeta Arrakis la cui ecologia viene sviluppata in maniera mai vista prima con la cultura dei suoi abitanti derivata da quell’ambiente, inoltre nello sviluppo delle vicende dei personaggi c’è una minuziosa attenzione alle problematiche riguardanti il potere politico e religioso con i loro intrecci. Anche l’impero le cui vicende ruotano attorno al pianeta Arrakis viene descritto con grande cura e coerenza con le varie fazioni che hanno diversi interessi e per perseguirli non si fermano davanti a nulla.

Il successo di “Dune” crebbe lentamente e Herbert continuò a fare il giornalista fino al 1972: nel frattempo pubblicò comunque i romanzi “Il cervello verde”, “Gli Occhi di Heisenberg”, “Creatori di paradisi” e “La barriera di Santaroga”. Dopo essersi dedicato a tempo pieno alla sua carriera di scrittore pubblicò vari altri romanzi tra i quali “Creatori di dei”, “L’alveare di Hellstrom”, “Esperimento Dosadi” e “Il morbo bianco” oltre a diversi altri scritti in collaborazione con il collega Bill Ransom.

Già negli anni ’60, tuttavia, la vittoria del romanzo “Dune” sia al premio Nebula che al premio Hugo portò Frank Herbert a scriverne il primo seguito “Messia di Dune” per poi dedicarsi a tempo pieno a quella che divenne una vera e propria saga con gli altri romanzi “I figli di Dune”, “L’imperatore-dio di Dune”, “Gli eretici di Dune” e “La rifondazione di Dune”.

Purtroppo la malattia della moglie, morta nel 1984, ebbe un effetto negativo su Frank Herbert e soprattutto sull’ultimo capitolo della saga di Dune, che è di qualità inferiore agli altri e termina con un cliffhanger in quanto l’autore intendeva scrivere un ulteriore romanzo ma un tumore al pancreas ne minò la salute tanto che dopo essere stato operato morì a causa di un’embolia polmonare l’11 febbraio 1986.

La saga di Dune è diventata talmente famosa nel corso dei decenni che il figlio di Frank Herbert, Brian, assieme al collega Kevin J. Anderson, ha sviluppato le note lasciate dal padre non solo per terminare la vicenda lasciata in sospeso ma scrivendo anche vari prequel, tuttavia la qualità francamente non è decisamente quella dei romanzi originali che rimangono ineguagliati nella loro profondità: oggi, a decenni di distanza colpisce più che mai l’intelligenza di Frank Herbert nel delineare le vicende di una jihad che viene guidata da – ma ad un certo punto finisce per guidare – un leader carismatico.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *