Un anno fa c’era chi sosteneva che Rafa Nadal fosse un giocatore finito per il grande tennis a causa dei suoi continui problemi di tendinite alle ginocchia e agli U.S. Open 2009 aveva anche problemi agli addominali. Ancora all’inizio dell’anno il suo ritiro agli Australian Open non era stato di certo un buon presagio per il suo futuro. Stanotte Nadal ha vinto per la prima volta gli U.S. Open, il suo terzo torneo del Grande Slam consecutivo, realizzando il “Career Slam” in quanto ora ha vinto almeno una volta tutti i tornei del Grande Slam.
Le condizioni della finale non sono state facilissime: la pioggia di domenica aveva costretto a rimandare l’incontro a lunedi ma questo era stato un bene perché Djokovic veniva da una semifinale durissima contro Federer e non avrebbe avuto speranza di vittoria, inoltre la finale è stata divisa in due parti sempre a causa della pioggia che ha costretto i giocatori a fermarsi per quasi due ore durante il secondo set. Nonostante queste difficoltà i due finalisti hanno giocato un bell’incontro con colpi spettacolari da parte di entrambi.
Il primo set ha mostrato subito parecchie emozioni con tre break nei primi sei giochi di cui due a favore di Nadal che approfitta del fatto che Djokovic entra un po’ lentamente nel match e si aggiudica il primo set per 6-4.
Nel secondo set ci sono ancora due break ma sul 30-30 del 4-4 arriva la pioggia e i giocatori devono aspettare quasi due ore. Alla ripresa Djokovic deve difendere il servizio in una situazione di punteggio delicata ma inizia bene la seconda parte dell’incontro tenendolo per poi conquistare il break decisivo sul 6-5 vincendo il set per 7-5.
Il terzo set è una battaglia decisa da un unico break e Nadal lo vince 6-4. Rafa sente l’odore del titolo e prende presto il vantaggio nel quarto set, arrivando a conquistare due break di vantaggio per non guardarsi più indietro arrivando finalmente al tanto desiderato titolo.
Tra i tifosi ci sono le varie fazioni e alcuni fan di Federer in particolare accusano Nadal di essere un giocatore tutto muscoli che a volte vince per fortuna affrontando avversari non all’altezza. Oggettivamente non si vincono 9 titoli del Grande Slam per fortuna e nel corso degli anni Nadal ha ampiamente mostrato i suoi progressi dal punto di vista tecnico arrivando anche a giocare a rete non certo come Edberg ma certamente mostrando un lavoro dietro il quale c’è un intelligente piano strategico che lo porta a lavorare su certi colpi.
Novak Djokovic ha perso la finale ma sembra anche lui un giocatore ritrovato in un anno di luci ed ombre in cui ha raggiunto il secondo posto in classifica che ora riconquista grazie a questo risultato ma durante il quale ha vinto solo il torneo di Dubai. Anche dopo la vittoria agli Australian Open del 2008 ci si aspettava molto da lui, invece non era riuscito a mantenere quel livello di gioco, speriamo che stavolta rimarrà ad altissimo livello per offrirci altri grandi incontri nei prossimi tornei del Grande Slam.
Questa è stata la terza finale consecutiva degli U.S. Open giocata di lunedi a causa della pioggia. Negli USA non hanno problemi a pensare ad una soluzione, sfortunatamente pare che non sia così semplice costruire un tetto per il campo Arthur Ashe: si parla non solo di un costo esorbitante attorno ai 150 milioni di dollari ma anche di possibili problemi strutturali che potrebbero renderne la costruzione come minimo più complessa e dispendiosa. Si tratta fondamentalmente di un problema ingegneristico ma non me ne preoccupereri più di tanto: in fondo questi ultimi ritardi portano ad un giorno di pausa dopo le semifinali che in un certo senso ripara la stortura causata dal Super Saturday.