Victorious: L’ultima battaglia di Jack Campbell

Victorious: L’ultima battaglia di Jack Campbell
Victorious: L’ultima battaglia di Jack Campbell (edizione americana)

Il romanzo “Victorious: L’ultima battaglia” (“The Lost Fleet: Victorious”) di Jack Campbell è stato pubblicato per la prima volta nel 2010. È il sesto e ultimo libro della serie The Lost Fleet e segue “Inarrestabile“. In Italia è stato pubblicato da Mondadori nel n. 1729 di “Urania” nella traduzione di Stefano Ternavasio.

Dopo tante battaglie contro la Corporazione, il Capitano John “Black Jack” Geary deve affermare la sua fedeltà alle autorità dell’Alleanza. Ciò significa tenere a bada i suoi ufficiali pronti perfino a seguirlo in un colpo di stato se lui si dicesse interessato a prendere il potere.

Essere promosso ammiraglio della flotta rappresenta un peso per John Geary, anche perché aggiunge un altro problema alla sua vita personale. La consapevolezza che c’è una specie non umana che costituisce una minaccia sia per l’Alleanza che per la Corporazione lo spinge ad accettare il nuovo incarico.

“Victorious: L’ultima battaglia” conclude una serie di fantascienza militare che racconta un’unica grande storia che va letta nella sua interezza per capire personaggi ed eventi. Offre una conclusione a diverse sottotrame che si sono intrecciate nel corso dei cinque romanzi precedenti.

Un eroe leggendario come John “Black Jack” Geary ha compiuto un’impresa impossibile e per questo motivo attorno a lui si è creata un’aura con connotazioni che a volte sono perfino religiose. Nel corso della serie, Jack Campbell ha illustrato vari aspetti di una religione basata sul culto degli antenati che esplora il rapporto tra militari e religione. Geary è quasi una divinità incarnata e gestire quella situazione è uno dei suoi problemi per le varie conseguenze.

L’inizio di questo capitolo finale affronta le conseguenze a livello politico all’interno dell’Alleanza dello status di John Geary. Per certi versi è la parte più scontata della storia e secondo me Jack Campbell ha fatto bene a risolverla nella parte iniziale per passare rapidamente ad altre parti della trama.

Nel corso dei precedenti libri della serie, erano emersi indizi sempre più importanti dell’esistenza di una civiltà non umana. Secondo me gli sviluppi legati a questa potenziale minaccia costituiscono la parte più interessante di questo romanzo. La presenza di una potenza che agisce di nascosto e in modo non amichevole genera una tensione crescente quando John Geary cerca un contatto aperto. Da questo punto di vista, questo libro non costituisce un finale bensì un nuovo inizio.

La parte per me meno interessante di tutta la serie era quella relativa all’elemento romantico. Si tratta di un elemento che è diventato sempre più importante libro dopo libro e si può dire che abbia il suo culmine in questo gran finale. Chi ha letto i romanzi precedenti della serie ha già una certa idea di cosa aspettarsi.

Di tutta la serie, secondo me sono memorabili in particolare le tante battaglie spaziali e le strategie impiegate per combatterle. Danno un’idea che mi è parsa realistica di come potrebbero essere gestite flotte spaziali che devono combattere in aree di spazio talmente vaste da rendere significativi i ritardi dovuti alla velocità della luce. Le comunicazioni tra diverse astronavi della flotta e le rilevazioni delle astronavi nemiche hanno sempre tenuto conto di questo fattore.

Victorious: L’ultima battaglia” conclude la serie The Lost Fleet ma serve anche a gettare le basi per una serie successiva che Jack Campbell ha scritto negli anni successivi. L’autore ha un’esperienza come ufficiale della marina militare americana e l’ha usata per sviluppare i vari temi legati a onore e dovere, che includono il rispetto per le leggi e per il sistema democratico. Sono i temi che hanno determinato il successo della serie e hanno portato alla sua espansione anche con alcuni spinoff perciò la consiglio a chi è interessato a quei temi.

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