Il romanzo “Il mondo di Durdane” (“The Anome”, conosciuto anche come “The Faceless Man”) di Jack Vance è stato pubblicato per la prima volta nel 1971 a puntate sulla rivista “The Magazine of Fantasy and Science Fiction” e nel 1973 come libro. In Italia è stato pubblicato dall’Editrice Nord nel n. 48 di “Cosmo Argento”, all’interno de “I Grandi Cicli” “Ciclo completo del mondo di Durdane” e all’interno del n. 3.23 dei “Tascabili Super Omnibus” e da Mondadori nel n. 234 di “Urania Collezione” nella traduzione di Gaetano Staffilano.
Mur è solo un ragazzino quando comincia i riti di purificazione della setta dei Chiliti in cui è cresciuto. La sua aspirazione è diventare un musico come il suo padre biologico, che non ha mai conosciuto, ma il suo padre putativo Osso Higajou ha altri piani per lui. Profondamente insoddisfatto dall’asservimento di sua madre al suo padre putativo e dalla rigida disciplina imposta ai membri della setta, Mur fugge e assume il nome Gastel Etzwane.
Il piano di Gastel Etzwane è di appellarsi all’Anome, conosciuto anche come l’Uomo senza volto, il misterioso uomo che ha il controllo dei torc, i collari esplosivi indossati dai cittadini dello stato di Shant. Gastel vuole ottenere la cancellazione del contratto di servitù di sua madre ma la procedura di appello è costosa e il ragazzo deve passare attraverso varie vicissitudini.
Il primo libro della trilogia ambientata sul mondo di Durdane racconta la vita di Gastel Etzwane nei suoi anni di crescita. Non è esattamente un racconto di maturazione anche se il romanzo è incentrato sul protagonista coprendo soprattutto gli anni della sua crescita. Nella prima parte ci sono dei salti in avanti nel tempo perciò vediamo solo alcune fasi di quella maturazione che sono significative nei piani di Gastel.
Il romanzo contiene vari elementi tipici delle opere di Jack Vance. È ambientato sul mondo di Durdane, colonizzato molto tempo prima dagli umani, i quali ormai considerano la Terra come un luogo mitico. Lo stato di Shant è diviso in molti cantoni e ognuno ha le proprie leggi e usanze, spesso bizzarre. Gastel Etzwane è nato e cresciuto in un cantone governato da un culto religioso ascetico e misogino e sua madre lavora per il leader del culto.
Quando Gastel decide di scappare da quel culto e di chiedere la libertà di sua madre all’Anome, per lui è solo l’inizio di una serie di avventure. Il suo piano diventa più complesso perché il suo villaggio natale viene minacciato dai Rhugoshoi, una razza non umana che vive su Durdane.
In un romanzo che è breve per gli standard odierni, Jack Vance racconta una storia che diventa complessa grazie all’intrecciarsi di eventi a un ritmo elevato. Gastel incontra persone che hanno un’influenza di vario tipo su di lui e l’appello all’Anome è una procedura tutt’altro che semplice. La storia del protagonista viene sviluppata tra sorprese e colpi di scena che contribuiscono a mantenere sempre viva l’attenzione del lettore.
La trama è molto avventurosa, come ci si può aspettare da un’opera di Jack Vance, ma “Il mondo di Durdane” offre anche una visione negativa di certi governanti autoritari che pensano solo a controllare la popolazione ma non al benessere della gente. Il leader dei Chiliti Osso Higajou pensa solo ai riti della setta mentre l’Uomo senza volto, che può uccidere chiunque facendo esplodere il suo torc, sembra totalmente disinteressato alla minaccia dei Rhugoshoi.
“Il mondo di Durdane” è il primo romanzo di una trilogia ma ha una sua fine perciò è possibile leggerlo come opera autonoma per poi decidere se continuare con i suoi seguiti. Secondo me è un bell’esempio della fantasia di Jack Vance perciò ne consiglio la lettura.