Terza edizione della Nations League: le squadre favorite

La seconda competizione europea per nazioni sta per prendere il via. Come di consuetudine ormai negli ultimi sei anni, la manifestazione calcistica maschile biennale inizierà il primo giugno e si concluderà il 26 marzo 2024. Stesso formato delle due edizioni precedenti che sono state vinte da Portogallo (2018-2019) e Francia (2020-2021) con 55 squadre ai nastri di partenza, di cui 16 sono inserite nella lega A, Italia inclusa, tante quante nelle leghe B e C, mentre sette sono le squadre che parteciperanno alla lega D. Vediamo quali sono le squadre favorite per la vittoria finale.

Francia e Spagna una spanna sopra, ma attenzione agli inglesi

Nella scorsa edizione, la cui fase finale si è giocata in Italia fra Milano e Torino, è stata la Francia ad avere la meglio in finale sulla Spagna, che aveva a sua volta eliminato l’Italia di Mancini. Sono a tutti gli effetti queste due le nazionali che sembrano avere più chance di arrivare alla fine secondo le scommesse sportive online, le statistiche e gli esperti di calcio. Sono le due nazionali che hanno ottenuto più vittorie nell’anno solare 2022, oltre ad aver espresso il miglior calcio fra le principali nazionali europee. L’outsider potrebbe essere l’Inghilterra di Gareth Southgate, così vicina a conquistare il suo primo europeo e poi battuta ai rigori in finale dall’Italia. Ora i calciatori in maglia bianca hanno acquisito un anno di esperienza in più, e brucia ancora la delusione di aver perso Euro 2020 davanti al proprio pubblico, cosa che può fungere da ulteriore motivazione per Harry Kane e compagni.

Come è messa l’Italia di Mancini?

Inutile nascondersi dietro un dito. La nazionale italiana è da rifondare. Frase che potrebbe sembrare provocatoria ad appena un anno di distanza da un grande successo che mancava dal 1968. Eppure l’eliminazione dai Mondiali in Qatar 2022 per mano della Macedonia del Nord nei playoff ha ridimensionato una squadra che con Mancini aveva collezionato record su record, oltre alla già citata vittoria di Euro 2020. L’ossatura della squadra c’è, e uomini come Donnarumma, Verratti e Barella erano e restano l’anima tecnica e caratteriale della squadra, ma serve qualcosa in più. Quel qualcosa in più che tutti si aspettano dal CT, nel ridare motivazione al gruppo, e fare delle scelte seppur rischiose e controtendenza: come smuovere la gerarchia in attacco e trovare alternative ai vari Insigne, Immobile e Berardi,  che non hanno dimostrato il loro meglio nella partita con la Macedonia, e inserire volti nuovi e con voglia di vincere come Scamacca, Raspadori o Zaccagni.

La Nations League, tanto criticata alla sua prima edizione, sta acquisendo sempre più fascino e importanza anche per le stesse nazionali, che vivono questo torneo ormai con la stessa dedizione di Europei e Mondiali. Per ciò che concerne la squadra italiana, la terza edizione della Nations League potrebbe rappresentare un momento di rilancio dopo la “caduta” nei playoff che non ci ha permesso di partecipare ai Mondiali per la seconda volta consecutiva. Il lavoro da fare da parte del CT e dello staff è enorme, ma anche la FIGC dovrà sostenere il progetto di Mancini, e tenere conto delle necessità di un gruppo che si riunisce poche volte all’anno.

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