The Corporation Wars: Insurrezione di Ken MacLeod

The Corporation Wars: Insurrezione di Ken MacLeod
The Corporation Wars: Insurrezione di Ken MacLeod

Il romanzo “The Corporation Wars: Insurrezione” (“The Corporation Wars: Insurgence”) di Ken MacLeod è stato pubblicato per la prima volta nel 2016. È il secondo libro della trilogia The Corporation Wars e segue “The Corporation Wars: Dissidenza“. In Italia è stato pubblicato da Mondadori nel n. 1693 di “Urania”.

Un pianeta abitabile è diventato parte di uno scontro che coinvolge DisCorporazioni, robot senzienti e menti digitalizzate divise in una serie di fazioni in cui alleanze possono formarsi e dissolversi. Ci sono robot senzienti che preferiscono mantenersi neutrali ma qualsiasi interazione con entità esterne può modificare gli equilibri.

Per le menti umane digitalizzate uno dei problemi è costituito dall’incompletezza dei loro ricordi. Chi sono davvero queste versioni digitali di umani vissuti secoli prima? Carlos affronta un interrogatorio in una realtà virtuale.

“The Corporation Wars: Insurrezione” continua la trilogia ambientata in un futuro in cui robot e menti digitalizzate di persone considerate criminali dalle DisCorporazioni vengono utilizzate per compiere lavori nello spazio profondo. La storia iniziata in “The Corporation Wars: Dissidenza” viene continuata e leggere il primo romanzo serve a farsi un’idea di questo universo narrativo e di alcuni personaggi presenti anche nel secondo.

Questo secondo romanzo espande la storia con un pianeta abitabile al centro di una disputa che permette a Ken MacLeod di introdurre altri personaggi. La trama del primo romanzo ha una sua continuazione e si intreccia con altre sottotrame. Carlos, il protagonista del primo romanzo, riappare solo dopo diversi capitoli ma rimane un personaggio importante in una delle sottotrame.

La scelta di Ken MacLeod significa che questo romanzo è più complesso del precedente ma anche più frammentato. Le parti basate su conversazioni sono aumentate e ciò significa che il ritmo tende a essere lento. La sottotrama incentrata su Carlos è il perfetto esempio del problema di “The Corporation Wars: Insurrezione” dato che il lettore può fare il paragone diretto con il primo romanzo e vedere il calo dell’azione.

Quando si legge un romanzo di quest’autore è normale aspettarsi discussioni riguardanti temi politici ed economici ma questo mi è sembrato sinceramente pesante anche per i suoi standard. Il romanzo non è particolarmente lungo dato che l’edizione che ho letto è di 251 pagine ma se non vi interessano lunghissime dissertazioni socio-politiche vi sembreranno 2.510.

Tra i nuovi personaggi ci sono altri robot e intelligenze artificiali che portano i loro punti di vista. In questo caso, oltre alle varie discussioni socio-politiche si può avere anche qualche barlume riguardante l’evoluzione di quel tipo di menti.

Newton è uno dei nuovi personaggi e usa una personalità online che cela la sua vera identità. Non c’è nulla di particolare ma i riferimenti a John Locke presenti nel romanzo mi hanno fatto pensare a Peter Wiggin. Può essere benissimo solo una coincidenza, anche perché sarebbe una curiosa ispirazione pensando alle profonde differenze tra Ken MacLeod e Orson Scott Card.

Forse “The Corporation Wars: Insurrezione” risente del fatto di essere il libro centrale di una trilogia o forse Ken MacLeod si è fatto prendere la mano con le discussioni socio-politiche. In ogni caso, l’impressione è che le sottotrame abbiano avuto un avanzamento davvero molto lento e sinceramente ho faticato ad arrivare alla fine. Ciò significa più che mai che può piacere a chi è interessato ai temi sviluppati da Ken MacLeod sapendo di dover leggere anche il romanzo finale della trilogia per avere la storia completa.

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