
Un articolo pubblicato sulla rivista “Nature” descrive l’identificazione di quello che viene ritenuto il più antico antenato conosciuto degli esseri umani. Chiamato Saccorhytus coronariusm, 45 esemplari sono stati scoperti nel corso di scavi effettuati nell’odierna provincia dello Shaanxi, in Cina. Questo animale aveva una lunghezza attorno al millimetro, visse 540 milioni di anni fa ed è l’antenato dei deuterostomi, che includono vertebrati, echinodermi e altri animali ancora.
I deuterostomi (superphylum Deuterostomia) sono detti anche enterocelomati, o celomati enterocelici. Si tratta di nomi che derivano da alcune caratteristiche in comune tra animali per molti versi diversissimi come ad esempio i mammiferi e le stelle di mare. La classificazione tassonomica è variata nel corso del tempo con l’aumento delle conoscenze biologiche che ha escluso altri animali da questo grande gruppo che ha antenati comuni e un team internazionale di ricercatori crede di aver trovato il più antico nel Saccorhytus coronariusm.
Un grosso problema nella ricerca paleontologica è dovuta al fatto che i deurostomi primitivi erano molto piccoli e si fossilizzava solo in casi eccezionali. Essi avevano cominciato a diversificarsi tra 510 e 520 milioni di anni fa nei vari phylum esistenti oggi rendendo difficile anche immaginare quale fosse l’aspetto dei loro antenati comuni. La scoperta di 45 minuscoli fossili ha inizialmente costretto i ricercatori a chiedersi cosa fossero ma dopo una serie di esami hanno concluso che si trattasse proprio di quelli che stavano cercando.
Probabilmente il Saccorhytus coronariusm viveva tra i granelli di sedimenti del mare poco profondo che costituiva la provincia dello Shaanxi all’inizio del periodo Permiano, circa 540 milioni di anni fa. Per esaminare i 45 fossili è stato usato un microscopio elettronico e sono stati sottoposti a TAC. Ciò ha permesso di studiarne i dettagli e le caratteristiche, coerenti con le teorie riguardanti i deuterostomi primitivi.
Probabilmente il Saccorhytus coronariusm aveva una simmetria bilaterale, che è stata ereditata da molti suoi discendenti. Il suo corpo era coperto da una sottile pelle e aveva una specie di muscolatura perciò poteva compiere anche qualche movimento, anche se goffo, dimenandosi. Aveva un modo primitivo di mangiare attraverso una bocca molto grande rispetto al corpo e di disfarsi degli scarti del cibo.
Alcune strutture coniche sul corpo del Saccorhytus coronariusm servivano forse a permettere all’acqua inghiottita di essere eliminata perciò potrebbero essere i precursori delle branchie. Sembra invece che a questo minuscolo animale mancasse l’ano, una caratteristica davvero primitiva se confrontata con i deuterostomi successivi perciò parrebbe che l’ano si sia evoluto più avanti.
La scoperta del Saccorhytus coronariusm è importante perché aiuta a capire meglio l’evoluzione di un vastissimo gruppo di animali in un periodo chiave della storia della vita sulla Terra. In un periodo relativamente breve da un punto di vista biologico si svilupparono i vari phylum che formano il gruppo dei deuterostomi. Oggi migliaia di specie molto diverse tra loro esistono perché 540 milioni di anni fa esisteva questo modesto animaletto.
