La sonda spaziale indiana Mangalyaan è entrata nell’orbita di Marte

Rappresentazione artistica della sonda spaziale indiana Mangalyaan, ufficialmente chiamata Mars Orbiter Mission (MOM), in orbita attorno a Marte (Credit Nesnad)
Rappresentazione artistica della sonda spaziale indiana Mangalyaan, ufficialmente chiamata Mars Orbiter Mission (MOM), in orbita attorno a Marte (Credit Nesnad)

L’ISRO, l’agenzia spaziale indiana, ha confermato che sonda spaziale indiana Mangalyaan, ufficialmente chiamata Mars Orbiter Mission (MOM), è entrata nell’orbita di Marte. I propulsori della navicella sono stati accesi per 24 minuti per rallentarla fino alla velocità giusta per entrare in un’orbita ellittica con un periodo di 3,2 giorni.

Circa due giorni fa, MOM aveva completato un test fondamentale con una breve accensione del propulsore principale. Si era trattato solo di quattro secondi ma avevano confermato che il propulsore funzionava correttamente. La sonda era pronta per cominciare l’ultima fase del suo viaggio verso Marte, la prima sonda indiana a compierlo.

La sonda spaziale Mangalyaan è dotata di cinque strumenti con lo scopo di studiare in vari modi l’atmosfera e la superficie di Marte. Essa è programmata per cominciare subito le operazioni di verifica degli strumenti. La prima foto di Marte dovrebbe essere scattata già nel primo giorno di missione per poi procedere con la preparazione degli strumenti per le successive rilevazioni.

Le attività di MOM sono monitorate dal Deep Space Network indiano (IDSN) ma anche dal Deep Space Network (DSN) della NASA al JPL perché questa missione, pur essendo al 100% indiana, viene supportata attivamente anche dall’agenzia spaziale americana. NASA e ISRO stanno collaborando perché MOM ha alcuni obiettivi in comune con varie missioni della NASA tra cui quella della sonda spaziale MAVEN.

MOM ha anche lo scopo di mostrare le tecnologie indiane: l’ISRO vuole crescere come agenzia che offre servizi di lanci di satelliti e ora può dire che può inviarli perfino su Marte! Per l’India si tratta di un mercato importante vista la quantità di satelliti, soprattutto per le telecomunicazioni ma anche per altri scopi, che vengono lanciati in varie orbite.

L’India diventa la prima nazione asiatica ad aver inviato con successo una sonda spaziale nell’orbita di Marte. I rapporti con la Cina sono stati decisamente freddi per anni ma ultimamente sembrano in via di miglioramento. Proprio nei giorni scorsi, l’ISRO ha siglato un accordo con la China National Space Administration per lavorare a nuove missioni spaziali assieme. L’India sarà una nazione da seguire anche nel campo dei programmi spaziali!

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4 Comments


  1. Probabilmente si tratta di un successo maggiore di quello di MAVEN in quanto dimostra che non è necessaria la strapotenza statunitense per certe imprese interplanetarie.

    l’India, d’altro canto, ha capacità e risorse notevolissime e non è una sorpresa che sia stata la prima nazione asiatica ad arrivare sull’orbita di Marte.

    Grazie per aver postato la notizia

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    1. L’India ha scelto di adattare le tecnologie già usate per i propri satelliti e questo ha contribuito a contenere i costi. Parliamo di una nazione che sta sviluppando parecchio il proprio programma spaziale offrendo soprattutto servizi di lanci di satelliti perciò da questo punto di vista le tecnologie sono davvero avanzate.

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