
Nei giorni scorsi, con una cerimonia solenne è stata fatta esplodere una parte della cima del Cerro Armazones, una montagna nella Cordigliera della Costa in Cile. All’altezza di circa 3.000 metri, la cima verrà ulteriormente modificata per fare spazio all’E-ELT (European Extremely Large Telescope), il telescopio ottico e per gli infrarossi dell’ESO.
La cerimonia ha rappresentato l’inizio di un lavoro davvero lungo visto che l’E-ELT dovrebbe entrare in funzione nel 2024. Sarà il più grande telescopio ottico e per gli infrarossi del mondo e per questo motivo alla cerimonia hanno partecipato rappresentanti del governo cileno e degli stati membri dell’ESO. L’ordine per procedere all’esplosione è stato dato dal vice ministro dei beni nazionali del Cile Jorge Maldonado.
L’esplosione ha demolito circa 5.000 metri cubi di roccia ma questo è solo l’inizio dei lavori che porteranno alla rimozione di circa 220.000 metri cubi di roccia e terra per ottenere un’area di 100 per 300 metri dove costruire l’E-ELT. Insomma, la cima della montagna verrà pesantemente modificata per far posto all’osservatorio.
L’E-ELT sarà davvero enorme con il suo specchio primario da quasi 39,3 m di diametro. La scelta della cima del Cerro Armazones è dovuta al clima dell’area, molto arido e quindi particolarmente adatto all’astronomia ottica, anche grazie all’altitudine. Non è un caso che in Cile ci siano diversi osservatori, proprio grazie alla presenza di montagne dal clima arido.
Il progetto E-ELT ha scopi ambiziosi. Esso permetterà di osservare regioni del cosmo ancora inesplorate, di esaminare le fasi iniziali della formazioni di sistemi planetari, di scoprire la presenza di acqua e molecole organiche nei dischi proto-planetari e di esaminare l’atmosfera di esopianeti.
Una serie di strumenti permetterà all’E-ELT di ottenere immagini degli obiettivi osservati e soprattutto di effettuare analisi spettrografiche di vari tipi. Lo scopo è di ottenere osservazioni con dettagli maggiori rispetto al telescopio spaziale Hubble, un risultato davvero straordinario per un telescopio al suolo, che anche in altura ha il disturbo dell’atmosfera.
Un telescopio come l’E-ELT porterà sicuramente progressi nel campo dell’astronomia e come accade sempre in questi casi la sua costruzione porterà progressi tecnologici. I lavori sono appena iniziati e già viene definito il più grande occhio del mondo rivolto al cielo.
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