R.I.P. Richard Matheson

Richard Matheson nel 2008
Richard Matheson nel 2008

Lo scrittore americano Richard Matheson (foto ©JaSunni) è morto domenica scorsa dopo una lunga malattia.

Richard Burton Matheson nacque il 20 febbraio 1926 ad Allendale, nel New Jersey. Cresciuto a Brooklyn, combattè come soldato di fanteria nella II Guerra Mondiale. Nel 1949 si laureò in giornalismo all’Università del Missouri.

Nel 1950, Richard Matheson pubblicò il suo primo racconto, “Nato d’uomo e di donna” (“Born of Man and Woman”), che subito mostrò il suo stile con incubi che vengono fuori dal quotidiano per sconvolgere le vite dei protagonisti. Il racconto può essere classificato come horror ma fin dall’inizio l’autore sfuggiva a banali etichette.

Nel 1951 Richard Matheson si trasferì in California e nel 1952 si sposò con Ruth Ann Woodson, con la quale ebbe quattro figli tre dei quali sono diventati a loro volta scrittori. Come scrittore, mostrò la sua versatilità pubblicando racconti di vari generi e i suoi primi romanzi sono i gialli / thriller “Ricatto mortale” (“Someone Is Bleeding”) del 1953 e “Tre ore di pura follia” (“Fury on Sunday”) anch’esso del 1953.

Nel 1954, Richard Matheson pubblica il suo romanzo più famoso, “Io sono leggenda”, conosciuto anche come “I vampiri” (“I Am Legend”), che negli anni è stato adattato in ben tre film: “L’ultimo uomo della Terra” (“The Last Man on Earth”) del 1964, “1975: Occhi bianchi sul pianeta Terra” (“The Omega Man”) del 1971 e “Io sono leggenda” (“I Am Legend”) del 2007, che ne reinterpretano in maniera diversa la storia.

Negli anni successivi, Richard Matheson pubblicò altri romanzi che mischiano in vari modi fantascienza, fantasy e horror come “Tre millimetri al giorno” (“The Shrinking Man”) del 1956 e “Io sono Helen Driscoll” (“A Stir of Echoes”) del 1958. Anche quando scrive fantascienza, ciò che interessa all’autore non è la tecnologia ma il lato umano, tanto che in “Appuntamento nel tempo” (“Bid Time Return”) del 1975 il viaggio nel tempo viene compiuto tramite una forma di auto-ipnosi e non tramite una macchina ed è sostanzialmente una storia d’amore. Tutti questi romanzi sono stati adattati in film.

Richard Matheson continuò sempre con la sua attività di scrittore ma con il passare degli anni si dedicò sempre di più a quella di sceneggiatore. Scrisse 14 episodi della serie “Ai confini della realtà”, gli adattamenti per il cinema di alcune storie di Edgar Allan Poe, l’episodio di “Star Trek” “Il duplicato” (“The Enemy Within”), le sceneggiature di film come “Il padrone del mondo” (“Master of the World”), “La notte delle streghe” (“Burn Witch Burn”), dal romanzo “Ombre del male” (“Conjure Wife”) di Fritz Leiber”, quella del film “Duel”, tratto da un suo racconto, che segnò l’esordio alla regia di Steven Spielberg; adattò in una mini-serie le “Cronache marziane” (“The Martian Chronicles”) di Ray Bradbury arrivando fino ad alcuni episodi della nuova serie di “Oltre i limiti” (“The Outer Limits”).

La sua versatilità si vede anche nei vari riconoscimenti ricevuti nella sua carriera: il World Fantasy Award for Life Achievement nel 1984, il Bram Stoker Award for Lifetime Achievement nel 1991 e l’introduzione nella Science Fiction Hall of Fame nel 2010.

Moltissimi suoi racconti sono stati raccolti nelle quattro antologie “Shock”, un titolo davvero appropriato perché Richard Matheson è stato un maestro dell’incubo che colpisce i suoi personaggi, che si tratti del loro lato oscuro che emerge improvvisamente, di conseguenze di esperimenti scientifici andati male o di fenomeni soprannaturali.

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