Lo scrittore scozzese Iain Banks (foto ©TimDuncan) è morto ieri a causa di un cancro.

Iain Banks nacque il 16 febbraio 1954 a Dunfermline, in Scozia. Aveva deciso di fare lo scrittore quand’era ancora bambino e aveva terminato il suo primo romanzo “The Hungarian Lift-Jet” quando aveva 16 anni. Nel 1975 si laureò in letteratura inglese all’Università di Stirling.

Per anni, Iain Banks fece vari lavori e trascorse un lungo periodo viaggiando per il mondo. Tornato in Gran Bretagna, nel 1984 pubblicò “La fabbrica degli orrori” (“The Wasp Factory”), che fu subito un successo. Fu in quel periodo che incontrò Annie, che divenne la sua prima moglie nel 1992, un matrimonio che durò fino al 2007.

Dopo aver pubblicato tre romanzi mainstream, nel 1987 Iain Banks pubblicò il suo primo romanzo di fantascienza, “Pensa a Fleba”, conosciuto anche come “La Mente di Schar” (“Consider Phlebas”), firmato come Iain M. Banks. La “M” sta per Menzies, che doveva essere il suo secondo nome se suo padre non avesse commesso un errore nel registrarlo all’anagrafe alla sua nascita.

“Pensa a Fleba” rappresenta anche l’esordio della Cultura, una civiltà post-scarsità che rappresenta un’utopia che però in varie occasioni mostra varie ambiguità. Formata da varie razze umanoidi e intelligenze artificiali, è semi-anarchica ma deve affrontare i rapporti con altre civiltà basate su principi molto diversi e con livelli tecnologici anch’essi molto diversi.

Il ciclo della Cultura è stato arricchito nel corso degli anni da altri romanzi che mostrano tra le altre cose varie civiltà della galassia: “L’impero di Azad” (“The Player of Games”) del 1988, “La guerra di Zakalwe” (“Use of Weapons”) del 1990, “Lo stato dell’arte” (“The State of the Art”) del 1991, “L’altro universo” (“Excession”) del 1996, “Inversioni” (“Inversions”) del 1998, “Volgi lo sguardo al vento” (“Look to Windward”) del 200, “Matter” del 2008, “Surface Detail” del 2010 e “The Hydrogen Sonata” del 2012.

Nel corso degli anni, Iain Banks ha pubblicato parecchi altri romanzi e alcuni mainstream hanno avuto vari adattamenti: “Espedair Street” del 1987 è diventato uno sceneggiato radiofonico, “The Crow Road” del 1992 è diventato uno sceneggiato televisivo e “Complicità” (“Complicity”) del 1993 è diventato un film.

Iain Banks ha scritto anche alcuni romanzi di fantascienza non ambientati nell’universo della Cultura: “L’arma finale” (“Against a dark background”) del 1993, “Criptosfera” (“Feersum endjinn”) del 1994 e “The Algebraist” del 2004.

Un romanzo “ai limiti” è “Transition” del 2009. Probabilmente è per questo motivo che l’edizione britannica è firmata Iain Banks, il nome usato per i romanzi mainstream, mentre l’edizione americana è firmata Iain M. Banks, il nome usato per i romanzi di fantascienza.

Nell’aprile 2013 è arrivata la terribile notizia da parte di Ian Banks stesso sulla sua malattia e sulle sue limitate aspettative di vita. Col suo tipico umorismo nero, ha chiesto alla sua compagna Adele di diventare la sua vedova. Il 20 giugno è prevista la pubblicazione dell’edizione britannica dell’ultimo romanzo di Banks, “The Quarry”, una storia parzialmente auto-biografica il cui protagonista ha un cancro terminale.

È impossibile riassumere in poche parole la narrativa di Iain Banks: anche nello stesso romanzo era capace di affrontare molti temi diversi in storie complesse e intelligenti condite di umorismo. I commenti arrivati da colleghi e ammiratori dopo la sua morte testimoniano quanto fosse apprezzato.