Maestro del passato di Raphael A. Lafferty

Maestro del passato di Raphael A. Lafferty
Maestro del passato di Raphael A. Lafferty

Il romanzo “Maestro del passato” (“Past Master”) di Raphael A. Lafferty è stato pubblicato per la prima volta nel 1968. È stato finalista ai premi Hugo e Nebula. In Italia è stato pubblicato dall’Editrice Nord nel n. 18 di “Cosmo Argento” e da Mondadori nel n. 113 di “Urania Collezione”.

Sul pianeta Astrobia l’umanità ha raggiunto forse la perfezione eppure qualcosa è andato storto ed è iniziato un declino pericoloso. Alcuni leader decidono che l’unica persona che potrebbe salvare il pianeta è il “maestro del passato” Thomas More, l’antico politico e filosofo ricordato tra le altre cose per il suo elevato senso morale.

Un agente viene inviato indietro nel tempo fino al 1535 per prelevare Thomas More poco prima della sua morte. More viene portato nel futuro ma su Astrobia comincia ben presto a rendersi conto che varie forze sono all’opera. Alcuni leader vogliono usarlo come burattino, altri hanno piani diversi e ci sono anche assassini programmati che vogliono ucciderlo.

“Maestro del passato” è il primo romanzo di Raphael A. Lafferty e mostra lo stile di quest’autore. La trama non è facile da seguire perché contiene storie secondarie che però tendono ad apparire e sparire rapidamente con molti personaggi. Lafferty cominciò a scrivere ai tempi del movimento New Wave e anche i suoi romanzi sono decisamente più incentrati sui personaggi che sulla coerenza scientifica, la scelta più adatta per poter sviluppare le sue idee personali.

Leggere un romanzo di Raphael A. Lafferty non è facile e in genere si dovrebbe rileggerlo per afferrare il senso di elementi come allegorie e simbolismi che inizialmente sembravano messi a caso ma in realtà hanno un loro senso come parte della storia. A volte il lettore può avere l’impressione di essere in un labirinto dove ogni pagina può portarlo verso l’uscita ma anche verso un vicolo cieco.

In “Maestro del passato”, esattamente mille anni dopo la morte di Thomas More, l’utopia costruita sul pianeta Astrobia sta declinando. Chi meglio dell’autore del romanzo “Utopia” per capire dove sia il problema e ripristinare questa società perfetta?

Thomas More si trova dunque a cercare di capire perché tante persone abbandonino una società in cui tutti possono accedere a lussi e ricchezze per andare a vivere in un luogo in cui dovranno faticare per sopravvivere con la prospettiva di avere una vita breve.

“Maestro del passato” è in parte una quest in cui Thomas More viaggia sul pianeta Astrobia incontrando tante persone per cercare di capire come mai quella che anche a lui sembra un’utopia stia fallendo. Assieme a lui c’è una serie di personaggi pittoreschi e a parte un alieno gli altri sono almeno in apparenza umani.

Il Thomas More dipinto in “Maestro del passato” non è particolarmente coerente con il personaggio storico. Questo fatto è perfino curioso quando More dichiara più volte nel corso del romanzo che non ha più fede, eccetto a volte al mattino. Per quanto ne sappiamo, il More storico aveva una grande fede, che è uno dei motivi per cui venne fatto santo. Anche Raphael A. Lafferty era un uomo di fede e questo influenzò i suoi romanzi, un elemento che li rende più complessi ma per qualcuno meno interessanti.

In “Maestro del passato”, l’esame dell’utopia include l’esistenza di una fazione che ha come scopo il nulla, nel senso della distruzione dell’umanità. Nella teologia cristiana il nulla non è altro che un modo di chiamare il male e questo è importante per comprendere appieno il senso del romanzo.

L’utopia costruita sul pianeta Astrobia è difettosa e tra i suoi problemi per Raphael A. Lafferty c’è il superamento della religione. L’autore crea un parallelo tra il mondo moderno, che lui vede sempre più laico, e l’utopia di Astrobia. Secondo lui c’è un crollo di valori che nel romanzo viene mostrato come un crescente nichilismo che porta la gente ad abbandonare una vuota utopia per una vita breve e durissima che però ha uno scopo.

In “Maestro del passato”, Thomas More afferma che il suo romanzo “Utopia” era una satira ed è sorpreso che sia stato preso sul serio. Anche questo elemento non ha un riscontro nella storia reale di More, tuttavia il romanzo di Lafferty è per certi versi una satira dell’utopia in cui l’ossessione per il progresso materiale porta all’abbandono della spiritualità.

Raphael A. Lafferty non è un autore che piace a tutti e anche tra gli appassionati di fantascienza ci sono opinioni molto discordanti sulle sue opere. Onestamente, non è il mio genere di autore ma riconosco la sua grande fantasia e la ricchezza di elementi contenuti in “Maestro del passato”. Si tratta però di un tipo di romanzo che mi sento di consigliare solo a chi apprezza il tipo di tematiche in esso esplorate.

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