Il romanzo “La monetina di Woodrow Wilson” (“The Woodrow Wilson Dime”) di Jack Finney è stato pubblicato per la prima volta nel 1968. Una versione aggiornata contenente alcune modifiche ad alcuni elementi considerati obsoleti del romanzo è stata pubblicata nel 1987. In Italia è stato pubblicato da Mondadori nel n. 1260 di “Urania” e da Marcos y Marcos nel n. 101 de “Gli Alianti”.
Ben Bennell conduce una vita noiosa. Il rapporto con sua moglie Hetty si è andato raffreddando nel corso del tempo e le cose al lavoro non gli vanno benissimo. Un giorno, Ben trova una strana monetina da dieci centesimi con il volto di Woodrow Wilson che gli apre letteralmente le porte verso un universo parallelo in cui è felicemente sposato con la bellissima Tess e nel suo lavoro ha fatto carriera facendolo sentire realizzato.
Per un po’, Ben vive felice e cerca di approfittare delle differenze che ha scoperto tra i due universi per cercare di “inventare” tutto ciò che lì non esiste. Dopo qualche tempo però, Ben incontra la Hetty dell’universo alternativo e contro ogni logica si rende conto di voler tornare con la sua moglie originale. Sembra però che entrambi gli universi gli creino una serie di difficoltà per impedirgli di riuscirci.
“La monetina di Woodrow Wilson” è una storia narrata in prima persona dal protagonista Ben Bennell, che la inizia facendoci subito capire quanto trovi banale la sua vita. Ben immagina di fare qualcosa per spezzare la sua noiosa routine, anche drastico come uccidere la moglie Hetty. In realtà non ha sentimenti negativi nei confronti di lei, è solo che è diventato difficile mantenere vivo il matrimonio.
Tutto cambia quando Ben si ritrova in seguito ad un evento fortuito in un universo parallelo. Inizialmente non si rende conto di cosa gli sia successo ma quando comprende la sua situazione e scopre che è molto migliore rispetto a quella nel suo universo pensa di poter finalmente essere felice.
Quando però Ben incontra l’alter-ego di Hetty, si rende conto del valore di tutto ciò che trovava noioso. Vorrebbe quindi tornare nel suo universo e riprendere la sua vecchia vita ma lì le cose sono cambiate. Ben non sapeva cos’aveva finché non l’ha perso e deve trovare il modo per rimettere le cose a posto.
Messo così, “La monetina di Woodrow Wilson” sembra un romanzo vagamente filosofico e anche un po’ sdolcinato che utilizza il concetto fantascientifico degli universi paralleli. In realtà, fin dall’inizio è chiaro che le avventure e soprattutto disavventure di Ben Bennell sono raccontate in maniera umoristica.
“La monetina di Woodrow Wilson” è sostanzialmente una commedia con elementi fantascientifici. Etichettarla non è neppure facile perché non c’è una reale spiegazione al fatto che trovare la monetina giusta sia sufficiente per viaggiare tra gli universi. È uno di quei casi in cui è meglio non soffermarsi troppo sul genere a cui dovrebbe appartenere il romanzo perché etichettarlo vorrebbe dire in qualche modo ingabbiarlo limitando la possibilità di goderselo.
“La monetina di Woodrow Wilson” è strutturato come una commedia, con una serie di momenti spassosi ma anche con alcuni momenti tristi. Come accade in molte commedie, questo romanzo affronta temi seri come il dare per scontato ciò che abbiamo salvo poi pentirsene quando lo perdiamo. Il ritmo è elevato ma i personaggi non sono molto sviluppati e questo è inevitabile per un tipo di storia come questa.
Nel campo della fantascienza, ci sono stati alcuni autori che hanno scritto storie umoristiche ma probabilmente solo il romanzo “Assurdo universo” di Fredric Brown ha punti in comune con “La monetina di Woodrow Wilson”.
Jack Finney scriveva principalmente opere più drammatiche di questa e divenne famoso soprattutto per alcune di esse ma nella sua carriera ci sono state alcuni casi in cui utilizzò nelle sue opere elementi più leggeri.
Personalmente, ho trovato “La monetina di Woodrow Wilson” molto divertente perciò ne consiglio la lettura con l’avvertenza di considerarlo una commedia piuttosto che un romanzo di fantascienza.
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